Appalti

Richieste di condanna per gli imputati del processo Tallarita, tra loro anche ex dipendenti del Comune di Pessano

Il prossimo 19 gennaio, le sentenze e il patteggiamento dell’imprenditore

Richieste di condanna per gli imputati del processo Tallarita, tra loro anche ex dipendenti del Comune di Pessano
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di Federico Berni

Richieste di condanna per gli imputati coinvolti nel processo Tallarita, l’imprenditore di Verano arrestato nel 2022 per corruzione relativa ad appalti del verde pubblico, che hanno scelto il rito abbreviato.

Le richieste di condanna

Ieri, lunedì 4 dicembre 2023, le conclusioni, con sentenza prevista il prossimo 19 gennaio. In quella data dovrebbe patteggiare Francesco Tallarita (4 anni) e altri 6 imputati. Per quanto riguarda gli abbreviati, invece, le richieste di condanna formulate dal pm Marco Santini sono: 5 anni e 4 mesi per Angela Galbiati, cittadina biassonese, ex funzionaria dell'ufficio Lavori pubblici del comune di Pessano con Bornago, un anno e 4 mesi per Francesco Bonasera, residente a Bovisio Masciago, in servizio all'ufficio tecnico di Desio, un anno per Carlo Oggionni,  all'epoca dei fatti dipendente in Municipio a Pessano, due anni e 8 mesi per Maurizio Cazzaniga, del settore territorio presso il Comune di Biassono, 3 anni e 4 per Maria Cidoni, moglie di Tallarita, due anni e due per Enrico Rivolta e Massimo Sangiorgio, architetti presso il comune di Biassono.

"Uno spaccato criminale allarmante"

Uno "spaccato criminale allarmante e inquietante" secondo gli inquirenti, quello emerso dall’inchiesta su Tallarita, incensurato, il quale, secondo le accuse, ha creato una rete di contatti grazie alla quale riusciva ad accaparrarsi molti appalti di piccola o media rilevanza (totale stimato due milioni e mezzo di euro, per un profitto illecito di circa 260mila euro: l’equivalente della somma che gli era stata sequestrata in primavera) attraverso tre società a lui riferibili, utilizzate a turno per aggirare il principio di rotazione di affidamenti.

Tecnici e funzionari "stabilmente asserviti" agli interessi del privato. La Provincia di Monza e Brianza, nel frattempo, è uscita dal processo Tallarita, ritirando la costituzione di parte civile dal processo sui lavori di manutenzione del verde. L’Ente pubblico, rappresentato dall’avvocato Marco Negrini, è riuscito a ottenere un risarcimento dei danni dai suoi dipendenti imputati, e dallo stesso imprenditore unitamente alla sua azienda ora commissariata. Tallarita sta trattando anche con altre parti civili, con l’obiettivo di ottenere il patteggiamento della pena di 4 anni concordato con la procura.

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