Polizia di Stato

Ricercato per traffico di droga, rientra dal Marocco e viene arrestato

Ha tentato la carta del permesso di soggiorno. Convocato in Questura, il marocchino residente ad Agrate è stato arrestato. In precedenza due connazionali residenti a Brugherio avevano provato ad avvisarlo.

Ricercato per traffico di droga, rientra dal Marocco e viene arrestato
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Per sfuggire all'arresto  per reati legati al traffico di droga ha tentato la carta della richiesta del permesso di soggiorno motivata dal ricongiungimento al figlio minore avuto con una donna italiana. Ed invece ad attenderlo al suo rientro ad Agrate, dove è domiciliato, ha trovato gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Monza che lo hanno portato in carcere.

Avvisato dai complici del provvedimenti di arresto

Nella mattinata di giovedì 21 aprile, personale della  Squadra Mobile di Monza ha tratto in arresto un pluripregiudicato marocchino domiciliato ad Agrate con alle spalle due condanne già scontate, una per traffico di sostanze stupefacenti ed un’altra per immigrazione clandestina.

Nell’Ottobre del 2020 l'uomo, mentre si trovava in Marocco, era stato avvisato dai suoi complici, due marocchini residenti a Brugherio ed un algerino residente a Monza, con i quali aveva condotto una fiorente attività di spaccio di eroina e cocaina a Monza e in alcuni comuni della Brianza tra aprile e luglio del 2018, che per loro erano scattate le manette su richiesta della Procura della Repubblica di Monza e che tra i nomi degli indagati figuravano anche il suo e quello della sua compagna, italiana.

Ha tentato la carta del permesso di soggiorno per motivi familiari

Pensando di poter sfuggire alla giustizia, dopo diversi mesi in Marocco, nei giorni scorsi è rientrato ad Agrate e ha spedito il kit postale attraverso il quale si può richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari in quanto padre di un bambino, avuto dalla compagna italiana, anche indagata a piede libero nella stessa indagine.

Convocato in Questura, è stato arrestato

Non aveva fatto i conti con i controlli incrociati dell’Ufficio Immigrazione e ieri mattina in Questura, anziché il permesso di soggiorno, ha trovato ad attenderlo le manette.

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