notti d'inferno e caos

Residenti tenuti sotto scacco di bande di ragazzini maleducati

Chi abita in via Collodi non riesce più a sopportare i giovanissimi che urlano, giocano e ascoltano musica durante la notte

Residenti tenuti sotto scacco di bande di ragazzini maleducati

Alcuni cittadini di Inzago protestano per la situazione invivibile e chiedono all’Amministrazione di intervenire.

Bande di giovanissimi e residenti disperati

Da oltre dieci anni i residenti di via Collodi sono “ostaggio” dei gruppi di ragazzini che affollano il parchetto appena arriva la bella stagione per poi “sparire” quando ricomincia la scuola e inizia a fare freddo.

Il problema non è certo che i giovani si ritrovino e giochino a calcio, ma le urla e la musica ad alto volume che durano anche fino alle 2 di notte e che non fanno dormire i residenti e non solo.

Urinano sotto le telecamere, spaccano le bottiglie e una vicina è anche stata pesantemente offesa e minacciata quando ha chiesto loro di non fare casino. Il 19 settembre 2025 c’erano più di 45 ragazzi. In diverse occasioni abbiamo chiamato i Carabinieri, ma anche loro non riescono a fare nulla: i giovanissimi appena li vedono scappano per poi tornare. C’è addirittura chi ha venduto casa non sopportando più la situazione

ha spiegato un inzaghese.

L’appello è per il prossimo anno:

E’ stata installata una seconda telecamera, ma non riescono comunque a identificare questi ragazzi. Anche io sono stato insultato, sono strafottenti e non temono nulla. Il rischio è che le cose possano degenerare e, a causa dell’esasperazione, si arrivi alle mani. Abbiamo segnalato quanto accade in Comune, ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Vorremmo che l’Amministrazione intervenisse, magari recintando l’area. Siamo davvero al limite della sopportazione

ha aggiunto l’uomo.

Dopo i bivacchi, è anche capitato più volte che ci fossero rifiuti e vetri di bottiglie a terra. Nel corso degli anni erano già state intraprese azioni per sensibilizzare il Comune, tra cui una raccolta firme per la chiusura del parco, che non ha avuto seguito.

Da qui l’appello all’Amministrazione di intervenire.

Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 25 ottobre 2025.