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Regione pensi ai genitori senza congedo parentale

Bocci: "Necessario che anche Regione Lombardia metta risorse proprie e immediate per dare un sostegno economico concreto alle famiglie"

Regione pensi ai genitori senza congedo parentale
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“Anche Regione Lombardia metta risorse proprie e immediate per dare un sostegno economico concreto alle famiglie che non possono usufruire del congedo parentale”, lo chiede Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, e lo fa con una mozione che impegna chiaramente in questo senso la Giunta Fontana.

Necessarie forme di sostegno alternative al congedo parentale

Per Bocci è necessario che Palazzo Lombardia si impegni ad attivarsi affinché siano garantiti, anche con risorse autonome della Regione, a completamento di quelle governative, bonus, voucher babysitter o misure analoghe adeguate. Allo scopo di supportare le famiglie messe più in difficoltà dalla chiusura delle scuole. In particolare quelle dei lavoratori autonomi e titolari di partite Iva.

“Il Governo ha fatto la sua parte perché con un decreto legge ha previsto l’accesso ai congedi parentali straordinari o, in alternativa, il contributo babysitter, laddove si verifichino situazioni di sospensione dell'attività didattica in presenza e dei servizi educativi per l’infanzia – riassume la consigliera dem –. Nel contempo, la Lombardia è entrata in zona rossa e ci resterà per due settimane, durante le quali tutti gli istituti scolastici, compresi quelli per l’infanzia da zero a tre anni, rimarranno chiusi. Le difficoltà in cui si trovano la maggior parte delle famiglie vanno supportate maggiormente: non tutti hanno il congedo parentale, appunto”.

Altre regioni lo hanno già fatto

Alla Giunta lombarda basterebbe prendere esempio da ciò che hanno fatto gli altri:

“Alcune Regioni hanno provveduto ad approvare nuove misure straordinarie a sostegno delle famiglie. Come l’Umbria che ha finanziato con 3 milioni di euro un nuovo bonus babysitter. Penso che potremmo benissimo farlo anche noi. Spero che gli assessori alla partita ci ascoltino e accolgano le richieste che non sono nostre, ma dei genitori lombardi”.

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