Reddito di cittadinanza, Trezzo mette al lavoro chi percepisce il sussidio
L'Amministrazione vuole coinvolgere gli oltre cento utenti in città che ricevono un aiuto dallo Stato in progetti di pubblica utilità.
A Trezzo sull'Adda, d'ora in avanti, chi percepisce il reddito di cittadinanza dovrà impegnarsi in attività sul territorio a servizio della comunità.
Trezzo mette all'opera i percettori del reddito di cittadinanza
L’Amministrazione comunale insieme agli Uffici è al lavoro da tempo per coinvolgere le persone che stanno percependo il sussidio, varato due anni fa dal Governo, che complessivamente a Trezzo sono 108, attraverso i Puc, ovvero i Progetti di utilità collettiva. Nascono nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale e prevedono che i beneficiari dell’aiuto economico siano tenuti a svolgere attività di utilità sociale nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali con un massimale di 16. La mancata adesione ai progetti proposti dal Comune da parte dei percettori, comporta, tra l’altro, la perdita del sussidio.
L'articolo completo sul numero della Gazzetta dell'Adda in edicola da sabato 24 ottobre 2020 e nello sfogliabile online.