Rapisce la figlia, madre fuggita in Spagna arrestata 11 anni dopo
L'allora bimba oggi è una 14enne: la donna e il compagno in carcere. Il padre della ragazzina è un imprenditore di Sesto San Giovanni

Per 11 anni hanno tenuto nascosta la bambina in Spagna, con una falsa identità e senza raccontarle la sua storia. Sono stati arrestati per sequestro di persona aggravato e sottrazione internazionale di minore la madre della piccola, il suo attuale compagno, la nonna e un altro familiare.
Rapisce la figlia, arrestata 11 anni dopo
Stando alle accuse della Procura di Milano, la bimba, oggi 14enne, sarebbe stata portata via quando aveva appena tre anni, dopo che, in seguito a querele e controquerele presentate dai genitori, il Tribunale di Milano nel 2014 ne aveva disposto l'affidamento al Comune con collocamento presso la madre. A quel punto la donna, 40 anni, si era allontanata con la figlia.
La lunga lotta del papà
A far partire le indagini, nel giugno del 2023, era stato il padre della piccola, un imprenditore di Sesto San Giovanni, titolare di un locale al rondò, denunciando la ex compagna e portando agli investigatori alcuni dati raccolti tramite indagini difensive per provare che la piccola era trattenuta all'estero.
La fuga in Spagna
La mamma, infatti, che nel 2019 è stata condannata in via definitiva in un separato procedimento per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e sottrazione di minore, si trovava a Valencia. A quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Milano e condotte dalla Polizia Locale, con il supporto dei carabinieri del Nucleo investigativo, la 40enne e il compagno, finiti entrambi in carcere, crescevano la piccola senza documenti di identità, attribuendole false generalità e impedendole così l'accesso alle strutture pubbliche, tra cui anche ospedali e associazioni sportive o culturali.
Le negavano l'accesso alle istituzioni scolastiche, "costringendola" a un percorso di home schooling e limitando "significativamente" le sue possibilità di entrare in contatto con coetanei. Sempre stando alle accuse, i due "privavano la ragazza del libero accesso" a organi di stampa e social network "affinché non scoprisse le proprie origini, l'identità del padre e le vicende processuali della madre".
Fermato anche il compagno della donna, la nonna e un altro familiare
Quando la vicenda nei mesi scorsi è stata trattata dalle Iene, si sarebbero chiusi "in casa" presso le abitazioni di conoscenti, fino all'arresto tramite mandato d'arresto europeo in Spagna. Gli altri due familiari fermati, per i quali sono stati disposti invece gli arresti domiciliari, aiutavano la coppia spedendo loro soldi e generi di prima necessità. Come osserva il gip di Milano Tiziana Landoni nell'ordinanza di custodia cautelare, i quattro hanno mostrato "totale noncuranza verso le facoltà genitoriali spettanti al padre" e nei confronti della stessa bambina e della sua "libertà personale". Dalle indagini sono emerse "personalità refrattarie all'osservanza delle regole, insofferenti di rispetto alle prescrizioni", oltre che prive di "capacità di autocontrollo". Gli indagati, inoltre, per il giudice potrebbero occultare le prove e indurre agevolmente amici e familiari ad assumere "comportamenti reticenti" o a fornire versioni "non genuine".