Ragazzo ucciso a coltellate, parlano i genitori: "Non vogliamo vendette"
La testimonianza del padre e la madre di Simone Stucchi, morto a 22 anni durante una rissa.
"Nessuna vendetta, Simone non lo vorrebbe affatto, ragazzi non bisogna scherzare con la vita... ".
Le parole di mamma Daniela e papà Massimiliano
E’ questo l’accorato e coraggioso appello lanciato con un filo di voce da parte di mamma Daniela Grassi e papà Massimiliano Stucchi, genitori di Simone Stucchi, 22enne di Vimercate ucciso a coltellate durante una rissa a Pessano con Bornago.
Simo non era uno stinco di santo, era esuberante e aveva il suo bel caratterino e qualche cazzata in passato l’aveva commessa - hanno raccontato i genitori - Viveva per gli amici e forse aveva troppa fiducia in loro e nelle situazioni che la vita ti pone di fronte. Ma non era un tossico, un violento. Non andava di certo in giro con coltelli o pistole in tasca alla ricerca di risse".
E così secondo mamma e papà è accaduto anche mercoledì sera a Pessano.
"Simone voleva fare da paciere"
"Voleva molto bene ai suoi amici a tal punto di arrivare a morire per difendere uno della sua compagnia - proseguono Daniela e Massimiliano - Ma, come ci hanno raccontato tutti i suo amici più stretti, Simone era andato a Pessano per cercare di chiarire la situazione, non per fare a botte anche perché lui non era il protagonista di quella lite tra le due bande di ragazzi. Ecco chi era Simone. E’ stato ammazzato come un cane, con un coltello, da un suo coetaneo che non aveva mai visto, con il quale non aveva nemmeno mai litigato. Una morte assurda, fatichiamo ad accettare tutta questa situazione, questo dolore. Non si può morire così a 22 anni".
"No alle vendette"
Massimiliano e Daniela hanno comunque trovato la forza per lanciare un appello agli amici della sua compagnia:
"Non siamo alla ricerca di alcuna vendetta per la morte di nostro figlio. Questo sentimento non alberga nei nostri cuori".