Investe un 12enne, gli dà una bottiglietta d'acqua e va via: rintracciata dai vigili, ammette la sua colpa
E' successo questo pomeriggio, mercoledì 3 febbraio 2021: sul posto anche la Polizia Locale.
Ha investito un ragazzino di 12 anni, è scesa, gli ha dato una pacca sulla spalla e una bottiglietta d'acqua e se ne è andata via, lasciandolo in strada con un piede fratturato. E' successo nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 febbraio 2021, a Cologno Monzese.
Ragazzo di 12 anni ferito dopo essere stato investito
L'incidente stradale è avvenuto attorno alle 14.40 in via Milano, all'altezza della rotatoria all'incrocio con viale Emilia e via Trento. Ad avere bisogno delle cure del 118 è stato un adolescente di 12 anni, che in quel momento stava attraversando la strada sulle strisce pedonali insieme a un amico. Dopo la chiamata al 112, la Centrale operativa del Numero unico emergenze ha inviato in via Milano un'ambulanza in codice giallo, oltre agli agenti della Locale.
Il ragazzino è stato portato poi in ospedale al San Raffaele, dove gli è stata diagnosticata una frattura a un piede, con una prognosi di quaranta giorni.
Le verifiche
Dalle verifiche successive effettuate dalla Polizia Locale colognese è emerso che la conducente dell'automobile dopo aver schiacciato il piede dell'adolescente, è scesa dall'auto, gli ha dato una pacca su una spalla e una bottiglietta d'acqua, è risalita a bordo e se ne è andata.
Le indagini e l'ammissione
Immediatamente sono scattate le ricerche attraverso le immagini dei varchi di sicurezza e un software di riconoscimento delle patenti. Gli agenti del Comando hanno dunque scremato su circa trecento veicoli assimilabili alla descrizione fornita da alcuni testimoni (nessuno era riuscito a prendere il numero di targa), arrivando dunque alla sospettata, una donna di Sesto San Giovanni. A quel punto l'hanno contattata per convocarla in Comando. La guidatrice oggi pomeriggio, giovedì 4 febbraio 2021, si è dunque recata nella sede della Polizia Locale di Cologno. Prima di arrivare ha incrociato una vigilessa chiedendo informazioni sulla convocazione. L'agente l'ha dunque "scortata" sino agli uffici, dove la donna ha ammesso la propria colpa.
Essendosi fermata subito dopo il sinistro potrebbe evitare la denuncia per omissione di soccorso, mentre non ha scampato il ritiro della patente di guida.