rapina

Pugni, calci e minacce per rubare un monopattino elettrico, nei guai due diciannovenni

I due, insieme ad altrettanti minorenni, tutti di Cassano d'Adda, sono accusati di avere aggredito due coetanei a giugno all'uscita di un locale nella Bergamasca

Pugni, calci e minacce per rubare un monopattino elettrico, nei guai due diciannovenni

Due diciannovenni residenti a Cassano d’Adda, T.G. e L.L., sono stati raggiunti da un provvedimento di arresti domiciliari (forma poi attenuata) emesso dal GIP del Tribunale di Bergamo. Sono ritenuti responsabili, in concorso con due minorenni anch’essi di Cassano d’Adda, di una rapina aggravata avvenuta nelle prime ore del 25 giugno 2025 a Brignano Gera d’Adda, ai danni di due coetanei.

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Treviglio e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno portato all’esecuzione del provvedimento il 19 novembre. La posizione dei due minorenni è ancora al vaglio della Procura dei minori di Brescia.

Hanno “speronato” le loro vittime

Secondo quanto ricostruito, intorno all’una di notte del 25 giugno 2025, le due vittime, uscite da un ristorante di Brignano, stavano per prendere il loro monopattino quando sono state circondate da un gruppo intenzionato a impossessarsi del mezzo.

Le vittime hanno tentato la fuga, ma i malintenzionati le hanno inseguite a bordo di un’autovettura, tagliando loro la strada e provocandone la caduta.

Ne è scaturita una violenta aggressione con pugni e calci, con gli aggressori che hanno colpito ripetutamente le vittime al capo e al volto, per poi fuggire portando via il monopattino caricato sull’auto.

L’aggressione ripresa dalle telecamere

Le vittime hanno riportato lesioni che hanno richiesto cure mediche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Treviglio, con una prognosi di circa 15 giorni ciascuno.

La loro denuncia, presentata presso la Stazione Carabinieri di Treviglio, ha dato il via alle immediate indagini. Fondamentali sono state le immagini del sistema di videosorveglianza comunale, che hanno confermato la versione dei fatti fornita dai giovani aggrediti. Incrociando questi dati con ulteriori elementi investigativi, i Carabinieri sono riusciti a identificare compiutamente i responsabili tramite un fascicolo fotografico.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari degli indagati a Cassano d’Adda, non è stato rinvenuto il monopattino oggetto della rapina. Il 29 novembre, la misura cautelare degli arresti domiciliari è stata sostituita con l’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia giudiziaria.