Processo per il deragliamento del Frecciarossa: pena ridotta per due operai
Nell'incidente ferroviario del 2020 morirono i macchinisti Mario Dicuonzo di Pioltello e Giuseppe Cicciù di Cologno Monzese

Dai tre anni di reclusione in primo grado a un anno e otto mesi, con sospensione condizionale della pena e non menzione sul casellario giudiziale.
Deragliamento del Frecciarossa, pene ridotte per due operai
Ieri, martedì 4 maggio 2025, è stata pronunciata la sentenza d'Appello per due operai di Rete ferroviaria italiana finiti alla sbarra per il deragliamento del Frecciarossa avvenuto nel 2020 nel Lodigiano e costato la vita ai macchinisti Mario Dicuonzo di Pioltello e Giuseppe Cicciù di Cologno Monzese (nella foto in evidenza). Erano inoltre rimaste ferite, in maniera grave, altre undici persone.
L'incidente ferroviario costato la vita ai due macchinisti
L'incidente avvenne in corrispondenza di uno scambio che funzionava al contrario a causa di un difetto in un ricambio fabbricato da Alstom e appena installato dalla loro squadra. La sentenza arrivata ieri dal Tribunale di Milano nei confronti di un 35enne piacentino, specialista di cantiere, e di un coetaneo della Bassa Lodigiana, operaio specializzato, è frutto del riconoscimento in secondo grado delle attenuanti generiche, che il Tribunale di Lodi, in primo grado, non aveva concesso loro.
La Procura Generale di Milano aveva chiesto, invece, la piena conferma della condanna di primo grado.
Attesa in l'autunno la sentenza dell'altro filone processuale
Intanto, nell'attesa di capire se i due operai decideranno o meno di appellarsi nuovamente, questa volta in Cassazione, si aspetta al Tribunale di Lodi, per l'autunno, la sentenza di primo grado, con rito ordinario, a carico di un dirigente di Rfi, dell’operaio di Alstom Ferroviaria che avrebbe sbagliato ad avvitare due fili nell’attuatore durante la fabbricazione, del collaudatore e degli ingegneri responsabili dell’ideazione del prodotto e delle procedure di fabbricazione.