in Manette

Preso il rapinatore seriale di donne: quattro vittime in meno di un mese

Le indagini dei Carabinieri, coadiuvate dalle testimonianze dei cittadini, hanno permesso di risalire al 24enne tossicodipendente

Preso il rapinatore seriale di donne: quattro vittime in meno di un mese
Pubblicato:

Quattro rapine in meno di un mese ai danni di donne ultrasessantacinquenni. Dopo alcune settimane di indagini serrate, i Carabinieri sono riusciti a dare un volto all'autore dei crimini, che è stato arrestato.

Quattro rapine in meno  di un mese

Nella mattinata di lunedì 11 agosto 2025, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di San Donato Milanese hanno posto fine a una serie di episodi che avevano gettato nell’allarme la comunità. È stato infatti arrestato un giovane italiano di 24 anni, ritenuto responsabile di ben quattro rapine aggravate ai danni di donne ultrasessantacinquenni nella zona di Certosa – Metanopoli, commesse tra il 22 giugno e il 16 luglio scorsi.

L’uomo, pregiudicato e tossicodipendente, sarebbe ritenuto responsabile di aver messo a punto una tecnica aggressiva e spietata per colpire le sue vittime: le afferrava alle spalle con violenza, spingendole a terra per poi sottrarre con rapidità borse e oggetti personali.

Le indagini dei Carabinieri di San Donato

Gli uomini dell’Arma hanno effettuato numerosi servizi di osservazione e pedinamento in abiti civili, esaminato attentamente le immagini di videosorveglianza e raccolto testimonianze preziose dalle vittime e dai testimoni oculari. Grazie alla raccolta di plurimi elementi probatori, il 24enne è stato individuato e, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, è stato tratto in arresto e trasferito al carcere di San Vittore.

La conoscenza del territorio

Un elemento chiave che ha permesso ai Carabinieri di San Donato Milanese di risolvere rapidamente il caso è stata la loro profonda conoscenza della giurisdizione di competenza. Il radicamento sul territorio consente infatti di cogliere tempestivamente segnali di criticità e movimenti sospetti, favorendo interventi mirati e rapidi. Questa familiarità con le dinamiche locali si è rivelata determinante nell’individuare il presunto responsabile, permettendo di fermare un’escalation violenta che aveva seminato paura tra le persone più vulnerabili della comunità.

La collaborazione con i cittadini

Un altro fattore fondamentale è stato il costante dialogo e lo scambio informativo tra i cittadini e i Carabinieri, che rappresenta un pilastro imprescindibile per la sicurezza del territorio. La fiducia reciproca e la collaborazione attiva hanno creato un vero e proprio network di prossimità, in cui la popolazione non è solo testimone ma parte integrante del sistema di prevenzione. Il concetto di prossimità, che vede i Carabinieri come punto di riferimento quotidiano e non solo come autorità repressiva, si conferma una risorsa vitale per proteggere i più deboli e prevenire fenomeni criminali.

Podcast Adda Martesana: Storie di successo