Pioltello Manuel Manno e complici restano in carcere
Nessun pericolo di fuga per i giudici, ma continueranno a guardare le sbarre dalla loro cella.
Pioltello Manuel Manno e complici non andranno ai domiciliari.
Pioltello Manuel Manno carcere convalidato
Manuel Manno, figlio del boss Alessandro Manno (in carcere ad Asti), e i complici Fabrizio Gambardella e Francesco Pentassuglia resteranno in carcere con l'accusa di estorsione e usura, con l'aggravante del metodo mafioso.
Interrogatorio in carcere ad Opera
Durante l'interrogatorio in carcere ad Opera, Manno, classe 1990, s'è avvalso della facoltà di non rispondere, aggiungendo però una propria versione dei fatti, mentre gli altri due classe 1964 e 1987, hanno risposto alle domade degli inquirenti.
Dietro le sbarre
Questa mattina il giudice ha sciolto le riserve non convalidando il fermo per pericolo di fuga, ma i tre rimarranno comunque in carcere per la gravità delle accuse contestate.
Due arresti nel giro di un mese
Manuel è il cugino di Roberto Manno, già in carcere da inizio novembre perché identificato come autore dell'esplosione della bomba che ha squassato il condominio "Marzia" in via Dante a Limito (LEGGI L'ARTICOLO). A Opera, lunedì, è finito anche il 27enne accusato di usura, estorsione e violenza privata. Insieme a lui, la Dda ha dato mandato di arrestare altri due complici, anch'essi protagonisti di un episodio di usura continuata tra agosto 2016 e settembre 2017.
Il figlio del boss
Manuel Manno è un nome noto alla Dda visto che, nel 2010, era stato coinvolto nell'operazione Infinito che aveva portato allo smantellamento della Locale 'ndrina di Pioltello. Tra gli arrestati, ai tempi, c'era anche Alessandro Manno, padre di Manuel. Lui era stato identificato dalla Procura come uno dei massimi vertici della 'ndrangheta in Lombardia.