Tre denunciati

Parcheggio abusivo su un terreno agricolo scoperto con il drone: scatta il sequestro

L'operazione della Polizia Locale a Cologno Monzese, in un'area ai confini con Brugherio

Parcheggio abusivo su un terreno agricolo scoperto con il drone: scatta il sequestro

Il Comune, a seguito della richiesta di cambio di destinazione d’uso, aveva dato una risposta negativa: l’intervento in questione, quindi, non poteva essere realizzato. Tuttavia i lavori erano partiti lo stesso, tanto che gli agenti si sono imbattuti in un’area di sosta già completata e recintata, a uso esclusivo dei dipendenti.

Sequestrato parcheggio abusivo realizzato su un’area agricola

La Polizia Locale di Cologno Monzese guidata dal comandante Fabio Scupola ha posto sotto sequestro un parcheggio di pertinenza di un’azienda, con accesso da via Per Monza, ai confini con Brugherio, perché realizzato senza permesso di costruire e in difformità alle disposizioni del Piano di governo del territorio.

A seguito del diniego emesso dall’Ufficio tecnico, che aveva respinto la richiesta di trasformazione di un terreno agricolo di circa 2mila metri quadrati in parcheggio (destinato ai lavoratori di un’azienda con sede sul territorio di Brugherio), la Locale ha effettuato un controllo sul posto.

L’utilizzo del drone per un sopralluogo dall’alto

Poiché l’area non è direttamente accessibile dal territorio di Cologno, l’accertamento è stato eseguito mediante l’utilizzo del drone in dotazione al Comando, recentemente acquistato grazie ai fondi messi a disposizione nell’ambito di un bando lanciato da Regione Lombardia.

Il terreno è stato dato in locazione a una ditta con sede a Brugherio, che ha commissionato i lavori, mentre il proprietario del lotto agricolo è residente a Cologno. Grazie ai rilievi fotografici effettuati dall’alto, è stato possibile verificare che i lavori di trasformazione dell’area verde in parcheggio erano già stati ultimati.

L’intervento contestato ha incluso la realizzazione di un cancello scorrevole, di uno scivolo in calcestruzzo per l’accesso dei veicoli, della pavimentazione in ciottoli e di una recinzione con pannelli in cemento e rete metallica, oltre al posizionamento di barriere new jersey, sempre in cemento, al centro dell’area, con la creazione di 89 posti auto numerati.

Tre persone denunciate

A seguito di un successivo intervento in loco, è stato disposto il sequestro preventivo dell’area, poi convalidato dal giudice delle indagini preliminari, per violazione del Testo unico dell’edilizia. Per l’esattezza dell’ex articolo 44 del Dpr 380 del 2001, che punisce penalmente la realizzazione di interventi edilizi in totale difformità o in assenza del permesso di costruire, prevedendo anche l’arresto fino a 2 anni.

Tre le persone deferite all’Autorità giudiziaria: il titolare della società committente, nonché dell’azienda che avrebbe dovuto usufruire del parcheggio, il direttore dei lavori e il legale rappresentante della ditta esecutrice del parcheggio, tutti accusati di aver realizzato lavori in un’area agricola senza il permesso di costruire. Dai primi accertamenti eseguiti dalla Polizia giudiziaria è emerso che il proprietario dell’area risulta estraneo alle lavorazioni eseguite.