Ospedale San Raffaele, attivato il Fondo di integrazione salariale per 782 lavoratori
I sindacati hanno presentato un esposto ad Ats.

Ospedale San Raffaele, attivato il Fondo di integrazione salariale per 782 lavoratori. Coinvolto il personale amministrativo, la riduzione sarà fino al 40% dell’orario di lavoro.
Ospedale San Raffaele, dipendenti a casa e sindacati infuriati
Rsu dell'ospedale San Raffaele di Segrate sulle barricate per le scelte della direzione. "Sembrerà paradossale, ma in piena emergenza sanitaria al San Raffaele si lasciano a casa 782 lavoratori, impegnati in mansioni amministrative ma indispensabili per poter gestire l’emergenza, far funzionare l’ospedale e non aggravare con incombenze burocratiche il personale sanitario - hanno sottolineato i sindacalisti - Prima ancora di pensare ad una ridistribuzione del lavoro, l’Amministrazione ha approfittato del decreto Cura Italia per attivare, con procedure semplificate e con un confronto sindacale di facciata, il Fondo integrazione salariale per tutta la platea del personale amministrativo". La riduzione sarà fino al 40% dell’orario di lavoro, che significa una diminuzione della retribuzione che arriva anche oltre i 300 euro al mese.
Presentato un esposto ad Ats
Il sindacato, contrario all’attivazione dello strumento, ha chiesto alla proprietà l’integrazione della parte mancante della retribuzione senza ottenerla. "Hanno comunicato l’erogazione unilaterale e una tantum di un premio solo a una parte del personale sanitario - hanno commentato dall'Rsu - Dunque le motivazioni economiche paventate dalla dirigenza per giustificare la decurtazione delle ore e dello stipendio sono del tutto pretestuose. In questo momento, non si può scioperare, ma la rappresentanza sindacale sta pensando anche ad altri strumenti per manifestare il malcontento dei lavoratori, dagli striscioni esposti in ospedale all’utilizzo dei social e delle denunce alle istituzioni e ai media".
E’ stato presentato un esposto all’Ats (ex Asl), sulle condizioni di salute e sicurezza in ospedale, e lettere al Prefetto e alla Regione denunciando le condizioni di lavoro e chiedendo un intervento sulla vertenza sia contrattuale che riguardante il Fis.