Omicidio La Rosa: spunta un misterioso Dna
Tracce di Dna non identificato ritrovate nella cantina dove fu sgozzato il ds del Brugherio.
Si arricchisce di un altro colpo di scena la vicenda dell'omicidio La Rosa, il direttore sportivo del Brugherio Calcio ucciso a novembre 2017 da Antonietta Biancaniello e dal figlio Raffaele Rullo.
L'omicidio La Rosa
Andrea La Rosa scomparve il 14 novembre 2017. Lasciato il campo di via San Giovanni Bosco si recò a casa di Rullo per risolvere una questione di soldi. Qui, secondo quanto ricostruito sinora, fu sgozzato nella cantina dell'abitazione dell'uomo e della madre in via Cogne, a Milano. Il corpo fu messo in un bidone con l'intenzione di scioglierlo nell'acido.
Il ritrovamento del corpo
I due però non riuscirono nel piano. Biancaniello fu fermata in auto sulla Milano-Meda all'altezza di Varedo il 14 dicembre. Nel bagagliaio aveva il bidone con il corpo di La Rosa. In un garage a Seveso furono poi ritrovati 24 flaconi di acido muriatico, che sarebbero serviti per sciogliere il corpo.
Un nuovo mistero
Ora è spuntato un "ignoto 1". Potrebbe esserci un terzo complice. Su un mozzicone di sigaretta trovato nella cantina, infatti, oltre al Dna della vittima e di Antonietta Biancaniello, sono state trovate tracce genetiche di un'altra persona. I consulenti hanno poi rilevato altro Dna appartenente ad altri due soggetti ignoti su una presa elettrica e su una lampada, ma le tracce potrebbero essere precedenti all'omicidio. Secondo i consulenti, però, se queste tracce fossero identiche a quelle ritrovate sul mozzicone o sul pavimento si potrebbe avere la certezza del coinvolgimento di un altro complice.