clamoroso sviluppo

Omicidio di Cernusco sul Naviglio, il sospetto che Beretta abbia infierito su Bellocco. Il video dell'aggressione

Il delitto tra i capi della Curva Nord. Nelle immagini del circuito di videosorveglianza trasmesse da La7 il video del delitto di mercoledì 4 settembre

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Non fu legittima difesa. E' questo il sospetto che muove le indagini della Procura in riferimento all'omicidio di Cernusco sul Naviglio.

Il delitto della Curva nord

Mercoledì, attorno alle 11, Andrea Beretta, 49 anni di Cernusco, e Antonio Bellocco, di 36, hanno avuto una furibonda lite davanti alla palestra della Scuola di pugilato Testudo, dove il primo si allenava.

Bellocco è morto a causa di una decina di coltellate. Beretta era stato portato via in ospedale al San Raffaele per una ferita da arma da fuoco. Un proiettile lo aveva  colpito all'anca. Subito operato è stato già dimesso.

Ora è in stato di arresto nel carcere di Opera con l'accusa di omicidio.

Le immagini delle telecamere

A far vacillare la versione fornita dallo stesso omicida, reo confesso, sono le immagini delle telecamere di sicurezza della palestra, trasmesse dall'emittente televisiva La7.

In esse si vedono i due uscire tranquillamente dalla palestra e salire in auto, una Smart bianca con targa svizzera. La vettura in retromarcia esce dal cortile del locale. Poi all'improvviso si blocca e riprende la marcia in avanti, ma senza controllo.

Sono le ipotetiche immagini della colluttazione. Al termine si vede la portiera del guidatore aprirsi. Spuntano entrambi gli occupanti. Beretta casca quasi fuori e si rialza. Bellocco no.

Il primo fa il giro dell'auto. Dalla palestra accorrono alcuni amici dei due. Beretta rientra nell'abitacolo dalla parte del passeggero. Secondo gli inquirenti in quel momento si accanisce su Bellocco con altre coltellate.

Qualche amico prova a trattenerlo e alla fine riesce ad allontanarlo, ma Bellocco è evidentemente già morto all'interno dell'automobile.

Lo sparo

Beretta è stato ferito da un colpo di arma da fuoco. Il capo ultras al pm Paolo Storari nelle dichiarazioni spontanee rilasciate in ospedale aveva detto che l'arma era sua, che l'aveva estratta perché Bellocco lo stava minacciando di morte.

Così l'aveva estratta per intimidire il rivale, ma quello gliel'avrebbe sottratta all'improvviso e avrebbe fatto fuoco. Di qui la reazione con il coltello per legittima difesa.

Una versione che sembra vacillare di fronte al filmato delle telecamere. Gli inquirenti ipotizzano che Beretta abbia prima colpito a morte Bellocco e poi si sia ferito con la pistola per avvalorare la legittima difesa.

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