Il fatto

Novantenne dimessa dall'ospedale dopo il tampone. Il giorno dopo le dicono che è positiva

L'episodio è avvenuto nel Pronto soccorso dell'ospedale di Melzo. La nipote della donna, residente a Bellinzago, ha denunciato l'accaduto: "Una mancanza di rispetto per la salute dell'utenza".

Novantenne dimessa dall'ospedale dopo il tampone. Il giorno dopo le dicono che è positiva
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Era stata portata in Pronto Soccorso per accertamenti dopo una caduta in casa. Da prassi le hanno fatto il tampone, ma l'hanno dimessa prima di sapere l'esito. E soprattutto senza avvisare i parenti che hanno scoperto dell'esame solo quando sono stati chiamati da Ats che li ha informati della positività dell'anziana donna.

Tampone alla novantenne, ma non lo dicono ai familiari

L'episodio è avvenuto lunedì 15 marzo 2021 nel Pronto soccorso dell'ospedale di Melzo. La donna, una novantenne residente a Bellinzago Lombardo, era stata portata in ambulanza dopo aver accusato alcuni problemi di salute. Il medico, sentito telefonicamente dalla nipote, aveva consigliato una visita più approfondita così intorno alle 18 è stata portata al nosocomio. Dove è stata sottoposta a tampone come da prassi.

Dopo gli accertamenti del caso dall'ospedale hanno allertato la nipote per venire a prenderla, nel cuore della notte, alle 3. Peccato che al momento delle dimissioni nessuno si sia premurato di avvisare la famiglia che la novantenne era stata sottoposta a tampone, né lo hanno scritto nella cartella della signora.

Era positiva al Covid

La scoperta l'hanno fatta un paio di giorni dopo quando Ats ha telefonato alla nipote per avvisare che la zia era risultata positiva al Covid stando al tampone fatto in ospedale. I familiari sono cascati letteralmente dal pero e si sono immediatamente premurati di mettere in isolamento tutte le persone che erano venute a contatto con la novantenne negli ultimi giorni. Tra cui anche la badante che era stata assunta proprio il giorno prima non sapendo della potenziale positività dell'anziana.

Grande la rabbia da parte della nipote che ha immediatamente scritto alla Direzione generale dell'Asst Melegnano Martesana e alla Direzione sanitaria di Ats per denunciare quanto accaduto.

E' evidente che se solo avessi saputo del tampone avrei evitato di coinvolgere nell'accudimento di mia zia una terza persona (badante) né un mio famigliare poiché io stessa ero già stata in contatto con lei e me ne sarei presa cura.
Ciò che è avvenuto mostra un comportamento superficiale, incompetente e poco rispettoso della salute  dell'utenza.
ha scritto la donna.
Il servizio completo sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 20 marzo 2021.
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