Nonna morì salvando il nipotino sul treno deragliato, 18 a processo
La tragedia era avvenuta in Puglia nel 2016: persero la vita 23 persone.
Nonna morì salvando il nipotino sul treno deragliato, 18 a processo. La tragedia era avvenuta in Puglia nel 2016: persero la vita 23 persone.
Treno deragliato, 18 a processo
Sono stati rinviati a giudizio tutti i 18 imputati, 17 persone fisiche e la società Ferrotranviaria, accusati della strage ferroviaria che il 12 luglio 2016 causò tra Andria e Corato la morte di 23 persone. Lo ha deciso Angela Schiralli, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Trani, dove il 28 marzo 2019 inizierà il processo. Nella tragedia rimasero anche feriti 51 passeggeri e tra le persone che persero la vita ci fu anche Donata Pepe, nonna coraggiosa che si sacrificò per salvare il nipote.
Nonna morì per slavare il nipote
La donna, 62 anni residente a Pioltello, stava per fare rientro in Lombardia accompagnata dal nipotino Samuele con cui aveva trascorso alcune settimane di vacanza nella loro casa al mare a Terlizzi, in provincia di Bari. A Barletta li attendeva la coincidenza che li avrebbe riportati a Milano, quindi a Liscate dove ad attendere Samu c’erano mamma e papà. Il bambino era accoccolato sulle ginocchia della nonna quando è avvenuta la tragedia. La donna lo aveva abbracciato e nell'impatto il piccolo si era salvato. Per lei non c'era stato nulla da fare.