Neonazisti della porta accanto, condannato il "Comandante G"
Due anni per il capo del gruppo, un ventenne di Bussero, un anno e mezzo per gli altri (due dei quali hanno patteggiato).
E stato condannato questa mattina, mercoledì 9 febbraio 2022, dal Tribunale di Milano il cosiddetto "Comandante G", ovvero il presunto capo di una cellula neonazista che predicava violenza e la sovversione del sistema democratico. Lui è un giovane di buona famiglia di 20 anni di Bussero.
Condanna per il neonazista di Bussero
Il "Comandante G" è stato condannato in rito abbreviato a due anni dal giudice di primo grado Tribunale di Milano (pena sospesa). La Procura aveva chiesto tre anni.
Il giovane era il leader di un gruppo di ragazzi intercettati l'anno scorso dalla Questura. Le indagini degli uomini della Digos avevano appurato che i quattro insospettabili studenti avevano fondato un'organizzazione suprematista di estrema destra, di nome Avanguardia rivoluzionaria.
Si tratterebbe di un'organizzazione che si ispira ad analoghi movimenti americani e che avrebbe contatti anche con un gruppo svizzero, Junge Tat. L'obiettivo era instaurare un nuovo ordine mondiale e organizzare azioni volte a favorire il ritorno di un dittatore. Neri, ebrei, comunisti e gay erano i loro principali obiettivi. Quando sono stati pizzicati in via Moscova a Milano, secondo gli inquirenti stavano organizzando il pestaggio di un ragazzo musulmano ospite di un centro sociale, dato che erano stati fermati con manganello, passamontagna e immaginette di Hitler e Mussolini.
La difesa presenterà ricorso in Appello
L'avvocato del busserese, Davide Steccanella, che aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito, si è dichiarato contrariato dall'esito del processo. "E' una condanna fondata sulle idee degli studenti che sui fatti accaduti", ha commentato. Ha così annunciato ricorso in Appello.
Degli altri componenti del gruppo due avevano patteggiato un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa). Stessa pena per il terzo componente, condannato anche lui come il capo nel processo con rito abbreviato (il Pm aveva chiesto per lui due anni).