Ora si trova in regime di detenzione domiciliare, ma il suo pensiero è fisso sul caso Bossetti.
Una stupidaggine di 12 anni fa
Non si perde d’animo Pietro Pagnoncelli l’artigiano 66enne che, nei giorni scorsi, è stato arrestato dai carabinieri e sottoposto al regime di detenzione domiciliare. Ora dovrà scontare un residuo di pena di 8 mesi.
«Si tratta di una stupidata che risale a 12 anni fa – ha commentato Pagnoncelli – Mi aspettavo i Servizi sociali e invece si capisce che si sono ricordati di me. Ho già inviato la richiesta e credo che nell’arco di 15 o 20 giorni sarà tutto risolto».
L’auto di Bossetti come regalo di compleanno
Pagnoncelli era balzato agli onori della cronaca in marzo. L’artigiano aveva comprato dalla famiglia l’auto appartenuta a Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Pagnoncelli è infatti un convinto sostenitore dell’innocenza di Bossetti e quando aveva saputo che la famiglia non riusciva a vendere la vettura, l’aveva comprata con la scusa di farsi un regalo per il compleanno.
Pagnoncelli ha seguito tutte le udienze del processo del caso Yara, e si è via via sempre più convinto che il muratore di Mapello non sia stato l’autore dell’omicidio.
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