Missione punitiva contro il rapper Shiva, 24enne di Cassano ferito da un proiettile
E’ giallo sulla sparatoria nel cortile della casa discografica del noto rapper dopo la lite tra due gruppi rivali
I contorni della sparatoria avvenuta alla sede dell'etichetta discografica del rapper Shiva martedì 11 luglio 2023 sono ancora poco chiari, ma è stato appurato il coinvolgimento di un 24enne residente a Cassano d'Adda.
Colpito da un proiettile
Un video sui social in cui un loro amico viene sbeffeggiato, preso pesantemente in giro e aggredito dal gruppo di Shiva (all’anagrafe Andrea Arrigoni) sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso spingendo alcuni giovani a effettuare una spedizione punitiva partita da Cassano contro il rapper. Durante la rissa uno di loro, Alessandro R., 24enne residente in città, è rimasto ferito da un proiettile di rimbalzo.
E’ successo martedì 11 luglio 2023, poco dopo le 20 in via Cusago, al confine tra il capoluogo meneghino e Settimo Milanese, dove ha sede la "Milano ovest", etichetta discografica del cantante. In base a quanto è stato ricostruito dagli inquirenti dopo le offese i presenti, una decina circa, sono passati alle mani e, al culmine della lite, qualcuno ha estratto una semiautomatica 9 per 21 e ha iniziato a sparare alcuni colpi. Almeno quattro stando ai bossoli recuperati dalla Scientifica, che ha rinvenuto fori nella carrozzeria di una Mercedes parcheggiato nel cortile e su un bidone della spazzatura che si trovava in strada, con traiettorie ad altezza d’uomo che potevano essere letali.
Uno di questi è finito tra il polpaccio e la caviglia del cassanese. Fortunatamente solo di striscio: due i giorni di prognosi per il 24enne.
Le indagini
Subito dopo la sparatoria i giovani sono scappati. Alessandro R. ha citofonato a un’abitazione per chiedere aiuto e da lì è partita la chiamata che ha fatto arrivare sul posto la Squadra mobile. Agli agenti, però, la vittima non ha fornito molti elementi per ricostruire l’accaduto, motivo per cui stanno indagando, visionando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona, cercando testimoni e analizzando anche i social. Inoltre, il cellulare del cassanese è stato posto sotto sequestro.
Abbiamo parlato con il giovane che, chiamando dal cellulare di un amico (ci ha spiegato che il suo telefono è stato sequestrato), ha confermato di stare bene.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 15 luglio 2023.