Minorenni non accompagnati in oratorio: ai voti il futuro di Sant'Andrea a Pioltello
L'assemblea pastorale straordinaria per discutere del "rilancio" della struttura insieme al fondatore della comunità Kayros don Claudio Burgio
L'oratorio di via Cirene potrebbe presto cambiare volto. Se ne discuteva da tempo e la scorsa domenica, 28 aprile 2024, in occasione dell’assemblea pastorale straordinaria organizzata nella chiesa di Sant'Andrea, l'ipotesi è stata portata all'attenzione della comunità di Pioltello.
Il progetto per l'oratorio di Sant'Andrea
Dal confronto tra il parroco don Giacomo Roncari e il fondatore della comunità Kayros don Claudio Burgio è nato il desiderio di pensare a un progetto di accoglienza e collaborazione comunitaria in città sfruttando la struttura dell'oratorio Sant'Andrea. L’idea è stata presentata ai pioltellesi alla presenza dei due sacerdoti e del direttore della Fondazione diocesana per gli Oratori Milanesi, la Fom, don Stefano Guidi.
In una chiesa gremita, i cittadini hanno cercato di vederci chiaro dopo settimane di supposizioni che hanno scatenato posizioni discordanti. L'appartamento in oratorio, disabitato da più di vent'anni, diventerebbe luogo di accoglienza per un piccolo gruppo di ragazzi, dai cinque ai sette, seguiti stabilmente da due educatori professionisti. Si tratterebbe di minori stranieri non accompagnati in età adolescenziale, dal 14 ai 20 anni circa. Un'età che necessita di interventi da parte della comunità educante.
Ancora nulla è deciso
Si tratta di un progetto ancora al vaglio. Io per primo ho ancora perplessità: o viene fatta una scelta condivisa in maniera serena oppure non è il caso. I ragazzi che verranno ospitati non sono ancora stati identificati, ma sarebbero tra quelli che già conosciamo nella comunità che gestisco a Vimodrone e che riteniamo essere idonei a questo passaggio. Non ragazzi appena arrestati, né in misura cautelare e nemmeno coloro che abbiano commesso reati penali.
Questa la spiegazione di don Burgio.
Così la proposta è anche quella di utilizzare le aule di catechismo per laboratori di vario tipo in base alle necessità dei ragazzi, ad esempio l'assistenza nei compiti o la creazione di uno studio di registrazione. L'immobile rimane della parrocchia, saranno attuate modifiche e ristrutturazioni per rendere l'ambiente funzionale senza gravare sulla comunità. La società sportiva rimarrebbe perciò autonoma e continuerebbe la sua normale attività.
La votazione dei pioltellesi
Al termine dell'assemblea pastorale è stato chiesto ai presenti di esprimere il proprio parere in merito. Ha prevalso, seppur di pochi voti, la volontà di proseguire con il progetto.
Alla luce di questa votazione non si fa nessuna scelta. Si apriranno tavoli dialogo sui giovani e sulla pastorale giovanile.
Ha chiarito don Giacomo Roncari.
Anche perché il Consiglio pastorale verrà rinnovato a fine maggio e la proposta sarà comunque oggetto di ulteriori approfondimenti.