Milano vuole dedicare una targa ad Abba, ma scoppia la polemica
Il Municipio 2 vorrebbe ricordare il 19enne residente a Cernusco ucciso 12 anni fa, ma la Lega fa muro.
Sono passati quasi 12 anni da quel 14 settembre 2008 quando Abdul William Guibre, conosciuto da tutti come Abba, 19enne del Nurkina Faso residente a Cernusco, venne ucciso a Milano da due commercianti, padre e figlio. E ora la politica torna a litigare sul suo nome.
La targa per Abba scatena la polemica a Milano
Quella sera Abba aveva rubato una scatola di biscotti da un bar. Inseguito dai due esercenti, padre e figlio, fu colpito a sprangate sino alla morte. I fatti si svolsero davanti al civico 51 di via Zuretti, e nei giorni scorsi il Comune di Milano che chiesto il permesso ai condomini di affiggere una targa dedicata alla memoria del 19enne.
Mercoledì scorso gli uffici del cerimoniale del sindaco del capoluogo Beppe Sala hanno contattato l’amministratore dello stabile. La risposta però è stata abbastanza fredda, citando i danni subiti dal palazzo per imbrattamenti e perdita di valore a seguito dell'accaduto.
La polemica
Non solo i residenti sono perplessi. La targa per Abba ha suscitato le proteste di Samuele Piscina, presidente del Municipio 2 in quota Lega.
“Analizzando la richiesta e riflettendo sull’intera vicenda, provo a comprendere lo stato d’animo di chi, spettatore inconsapevole di un fatto tragico, si trova costretto a convivere da 12 anni con situazioni sinceramente fastidiose e costose quali il danneggiamento delle due facciate dello stabile, i graffiti commemorativi, le manifestazioni sotto casa, l'imbrattamento dei marciapiedi, la perdita del decoro del fabbricato e l’ingente perdita del valore immobiliare creato da siffatte circostanze di cui gli abitanti non ne hanno alcuna colpa e responsabilità. Purtroppo il condominio e il quartiere in generale sono soggetti a continui atti vandalici provocati proprio da coloro che manifestano ogni anno per ricordare il ragazzo che, lo ricordiamo, è al centro di una vicenda di cronaca nera molto controversa e divisiva. Al di là dell’opportunità di creare polemica e divisione nel quartiere, mi sembra doveroso che il Comune, richiedendo la collocazione della targa, offra un indennizzo non solo agli abitanti del palazzo, ma anche ai cittadini di tutta la via Zuretti e limitrofe, ripristinando il doveroso decoro. Chiedo pertanto al Sindaco Sala, estensore della proposta propagandistica, di ripensarci e ritirarla e, in subordine, se ci sia la volontà di stipulare un patto formale affinchè il Comune intervenga, oggi e in futuro a proprie spese, provvedendo alla doverosa rimozione dei graffiti e al risanamento dagli atti vandalici provocati dai partecipanti alle continue manifestazioni . Inutile chiedere poi al Sindaco Sala di occuparsi delle priorità vere di Milano dal momento che è evidentemente già iniziata la sua campagna elettorale ed è costretto a dare contentini ai suoi elettori più restii e scettici, rappresentati in questo caso dai frequentatori dei troppi centri sociali milanesi”.