"Mettiamo lettori di impronte digitali anti furbetti del cartellino"

Oltre al badge, il vicepresidente del Consiglio Marco Lanzoni propone di introdurre controlli digitali per verificare l’effettiva presenza al lavoro dei dipendenti comunali

"Mettiamo lettori di impronte digitali anti furbetti del cartellino"
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I furbetti del cartellino? Fino ad oggi non ce ne sono tra i dipendenti del Comune di Sesto San Giovanni. Ma per evitare qualsiasi tentazione ecco che arriva la proposta "tecnologica" del vicepresidente del Consiglio comunale Marco Lanzoni. Il consigliere di Sesto nel Cuore propone, oltre al badge, di collocare all'ingresso del Municipio anche una macchina che scannerizza le impronte digitali dei dipendenti.

Un sistema già in uso in altri Comuni

Una soluzione, peraltro già messa in campo da alcuni Comuni come Santa Margherita Ligure, che probabilmente non mancherà di far storcere il naso a chi non vede di buon occhio il «Grande Fratello». Ma che di certo garantirebbe un maggior controllo dei dipendenti, evitando ogni possibilità di far timbrare il cartellino ai colleghi assentandosi dal posto di lavoro.

"Mi fido dei dipendenti, ma meglio togliere ogni tentazione..."

"Quando ho letto che in alcuni Comuni si erano attrezzati con apparecchi che leggono le impronte digitali ho subito pensato che una simile iniziativa possa essere estesa anche a Sesto San Giovanni". Lancia così la sua proposta Lanzoni. "Non dubito della buona fede dei nostri dipendenti comunali, ma traendo insegnamento da ciò che vediamo di continuo in televisione e leggiamo sui giornali penso che dove non c'è controllo c'è anche la possibilità che qualcuno se ne approfitti. Ritengo che la tecnologia sia un ottimo mezzo per fermare sul nascere ogni tentazione dei furbetti del cartellino...".
Per Lanzoni l'adeguamento dei sistemi di lettura non rappresenterebbe un costo eccessivo per le casse comunali. "Ritengo ragionevolmente che la spesa per adeguare gli accessi degli uffici comunali a Sesto non superi i 15-20mila euro".

Controlli tecnologici anche alla discarica e per le casette dell'acqua

I sistemi di controllo tecnologici per il consigliere di Sesto nel Cuore potrebbero servire anche ai "furbetti" della discarica comunale e delle casette dell'acqua. "In questo caso più che lettori di impronte digitali, servono strumenti che consentano l'accesso alle isole ecologiche e l'utilizzo delle casette dell'acqua attraverso la lettura delle carte regionali con il codice fiscale".

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