Maxi traffico di stupefacenti sventato dalla Guardia di Finanza
I coinvolti a vario titolo sono 57 soggetti provenienti da Italia, Spagna e Albania attualmente detenuti presso vari Istituti penitenziari
Si è conclusa la fase preliminare di indagini a carico di 57 individui italiani, spagnoli e albanesi per opera della Guardia di Finanza, che li ha fermati per traffico di stupefacenti.
Un complesso traffico di stupefacenti intercettato dalla Guardia di Finanza
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, a conclusione di un’attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, stanno notificando in diverse regioni un avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 57 individui di nazionalità italiana, spagnola e albanese, tra i quali uno gravato da precedenti per associazione mafiosa.
Al momento, l’attività è svolta con la collaborazione dei Reparti della Polizia Penitenziaria e il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari. Dunque la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo laddove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Il provvedimento si configura come l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria ed economico finanziaria, svolta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano, con l’ausilio tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, che ha permesso di ricostruire l’operatività di due distinte associazioni criminali transnazionali, in grado di movimentare,
complessivamente, oltre sei tonnellate di stupefacenti, tra marijuana e hashish, in un solo anno.
Una complessa organizzazione
Nel corso delle attività di indagine è stato appurato che i sodalizi criminali investigati utilizzavano veste e capillari reti logistiche di approvvigionamento, trasporto, stoccaggio e distribuzione degli stupefacenti, che realizzavano attraverso la costituzione di molte società di comodo ed il ricorso a parecchie spedizioni di copertura.
Oltretutto si servivano di smartphone dotati di sofisticate applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni e di un sistema di trasferimento dei proventi del traffico di droga estraneo ai tradizionali circuiti finanziari, basato su meccanismi di compensazione informale delle partite di denaro.
Dei 57 indagati, a novembre del 2022 42 erano già soggetti a misure cautelari.
L’ulteriore attività investigativa ha ora consentito di individuare un altro sodalizio, capeggiato da due fratelli di origine italiana che, con il supporto di un parente e di altri complici, avvalendosi di un’articolata struttura attiva in Spagna e Italia, ha gestito l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana e hashish in tutta Italia, attraverso spedizioni di bancali contenenti carichi di copertura.
Sono attualmente in corso perquisizioni nelle province di Milano e Monza Brianza che vedono impiegate unità cinofile del Corpo sia antidroga che per la ricerca di valuta.