Tribunale

Mano lesionata di un 13enne per lo scoppio di un botto inesploso, la famiglia fa causa al Comune di Brugherio

L'adolescente ha riportato danni permanenti: "Il parchetto doveva essere bonificato"

Mano lesionata di un 13enne per lo scoppio di un botto inesploso, la famiglia fa causa al Comune di Brugherio
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Era stato operato alla mano sinistra dopo essere rimasto ferito a seguito dello scoppio di un petardo inesploso abbandonato all’interno del parchetto di via Montello, a Brugherio, nella frazione di  San Damiano. A seguito dell’incidente avvenuto il 3 gennaio 2021, che gli ha provocato danni permanenti, la famiglia di un adolescente (all’epoca dei fatti aveva 13 anni) ha deciso di citare in giudizio il Comune, "reo" secondo i familiari di non aver subito provveduto a ripulire e bonificare l’area verde pubblica in questione dai resti dei festeggiamenti del Capodanno, disseminati un po’ dappertutto.

Inizia la causa civile per i danni riportati alla mano da un 13enne

Spetterà ai giudici del Tribunale civile di Monza analizzare la situazione e decidere nel merito: la prima udienza è stata fissata per il 15 giugno 2023.

Il ragazzino venne allora ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale San Gerardo di Monza, nosocomio all’interno del quale venne portato subito dopo la disavventura avvenuta nel pomeriggio. In compagnia di alcuni amici, aveva raccolto da terra un botto pirotecnico inesploso. E pochi istanti dopo averlo preso in mano, era avvenuta la deflagrazione e il ferimento. Il giovane non aveva fortunatamente subìto alcuna amputazione, ma le condizioni della mano erano state comunque ritenute molto delicate. Da qui la necessità dell’intervento e prima ancora l’impiego sul posto di un’ambulanza e dei Carabinieri della Compagnia di Monza.

Il lungo percorso di guarigione

Il 13enne venne trasportato in codice giallo in Pronto soccorso e da lì erano iniziati la lunga convalescenza e il difficile recupero, che tuttavia non sono bastati per permettergli di riacquistare la normale funzionalità della mano ferita più di due anni fa.

Il tentativo di evitare il processo è risultato vano

Già un paio di settimane dopo l’incidente che ha causato "gravi lesioni al minore" per stessa ammissione dell’ente, la madre dell’adolescente aveva presentato una richiesta di risarcimento danni al Municipio tramite l’avvocato Giorgio Brambilla. Ma ogni tentativo di evitare l’avvio di un processo è risultato vano.

"Il Comune non si è mai reso disponibile a riconoscere un risarcimento anche minimale alla famiglia, per la quale ciò che conta è l’aspetto di principio, non quello economico - ha spiegato il legale che sta seguendo il caso - Anche la mediazione non è andata a buon fine. A distanza di giorni da quel Capodanno, il parchetto sarebbe dovuto essere ripulito. Si tratta di un’area pubblica, la responsabilità per il proprio stato è del Municipio. Il ragazzino riportò delle ustioni e un’invalidità permanente, con danni alle articolazioni e ai tendini".

Il Comune si è costituito in giudizio

La questione dal punto di vista di Villa Fiorita è nelle mani dei due legali identificati dalla compagnia assicurativa, ai quali il Municipio (sul finire dell'ormai ex Amministrazione Troiano) ha recentemente conferito il mandato di costituirsi in giudizio e di difendere gli interessi del Comune. Alla luce della "necessità di resistere alla pretesa avanzata" dalla madre, hanno spiegato dal Municipio.

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