Maltrattava la compagna e la minacciava con la pistola, denunciato 60enne

Ennesima storia di violenza domestica, questa volta è successo a Rivolta.

Maltrattava la compagna e la minacciava con la pistola, denunciato 60enne
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Da anni subiva violenze psicologiche anche sotto la minaccia di armi per mano del compagno, ma ha trovato la forza di denunciarlo ai carabinieri. Ennesima storia di violenza domestica, questa volta è successo a Rivolta.

Maltrattava e minacciava la compagna

I carabinieri della stazione di Rivolta hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia un 60enne disoccupato, di Rivolta, in seguito alla denuncia presentata dalla compagna che ha raccontato agli investigatori che da anni era costretta a subire violenze psicologiche e minacce anche gravi, aggravate dall’uso delle armi, due pistole che l’uomo teneva in casa dopo aver svolto l’attività di guardia giurata.

Denunciato il compagno violento

Temendo che un giorno potesse arrivare davvero ad usarle, la 55enne, operaia, ormai terrorizzata ha trovato la forza di denunciare tutto chiedendo aiuto nella stazione cittadina. A quel punto i carabinieri si sono presentati davanti all’abitazione del 60enne e hanno sequestrato due pistole semiautomatiche perfettamente funzionanti, e diverse munizioni mai denunciate e quindi detenute illecitamente.
Il 60enne ha poi deciso volontariamente di allontanarsi per evitare di ricadere negli stessi comportamenti ed è stato denunciato per maltrattamenti e detenzione illegale di munizionamento alla Procura della Repubblica di Cremona.  Nei suoi confronti è stato avviato anche l’iter amministrativo alla Prefettura per revocare il permesso alla detenzione delle due pistole.

La donna, invece, è stata invitata a rivolgersi ad una associazione di volontariato che gestisce le vittime della violenza di genere.

La nuova legge

La legge n. 119 del 15 ottobre 2013 prevede la possibilità di sequestrare preventivamente le armi, anche se legalmente detenute, quando si verificano episodi di litigiosità domestica. Sino al mese di ottobre del 2013 però non si poteva intervenire in maniera adeguata e la vittima era costretta ad allontanarsi dall’abitazione familiare cercando ripari di fortuna. Con la nuova legge l’aggressore viene allontanato immediatamente dalla casa dalle Forze dell’ordine e nei casi più gravi viene arrestato.

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