Lunga attesa in ospedale, parenti di un 16enne minacciano i medici
Il personale sanitario ha attivato il "Pulsante rosso": l'arrivo della Polizia e le scuse dei familiari turbolenti

La Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, lunedì 2 giugno 2025, è intervenuta presso l’ospedale Sant'Anna di Como a seguito dell’attivazione del "Pulsante rosso", il sistema di emergenza installato negli ospedali che permette al personale sanitario di avere una veloce e interazione con le Forze dell’ordine, se vi siano problematiche legate ad aggressioni o disordini all’interno dei nosocomi.
Parenti turbolenti in ospedale per la lunga attesa in Pronto soccorso
Verso le 17.30 i medici hanno premuto il pulsante in quanto segnalavano la presenza di alcuni utenti, infastiditi dall’attesa al Pronto soccorso, che con fare minaccioso ed aggressivo stavano protestando animatamente.
I poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno identificato un 46enne di Cantù, un 36enne di Sesto San Giovanni e un 74enne di Muggiò (in provincia di Monza e Brianza), accompagnatori di un ragazzo di 16 anni di Sesto, che necessitava di cure mediche.
L'intervento della Polizia e le scuse dei familiari di un 16enne
Dal resoconto, il gruppo famigliare aveva iniziato a inveire con minacce e insulti, insofferente per l'attesa in sala d'aspetto. L’intervento degli agenti, che hanno approcciato i presenti con le dovute cautele e professionalità, ha fatto sì che la situazione si ridimensionasse velocemente. Alla fine, riportata la calma, il gruppo ha esternato le scuse a medici e guardie di sicurezza, che si sono riservati la possibilità di presentare querela di parte nei confronti dei parenti turbolenti.
La solita gentaglia incivile.