L'ultimo saluto al compagno Luigi, figura storica di Rifondazione a Inzago
Oggi, mercoledì 7 luglio, si è tenuta una cerimonia laica nel giardino della sua abitazione in via Martiri della libertà.
Luigi Gatti, primo presidente del Consiglio comunale a Inzago si è spento lunedì 5 luglio 2021 a 73 anni. I compagni di Rifondazione e molti amici lo hanno ricordato con affetto.
Inzago in lutto per la scomparsa del compagno Luigi Gatti
Per la sinistra locale è stato un punto di riferimento, un uomo di cultura da cui imparare. Lunedì 5 luglio 2021 Luigi Gatti si è spento improvvisamente a 73 anni. Lascia i figli Anna e Davide, il fratello Giuseppe e moltissime persone che lo stimavano e gli volevano bene. Oggi, mercoledì 7, si è tenuta una cerimonia laica nel giardino della sua abitazione in via Martiri della libertà.
Il ricordo di Rifondazione
I circoli di Rifondazione comunista di Inzago e Cassano d'Adda lo hanno ricordato attraverso un cartello esposto in piazza Maggiore.
"Ruvido. Spigoloso. Chi non ha mai discusso almeno una volta con lui non può dire di averlo conosciuto davvero. Ma era così perché alle sue idee ci credeva, e le difendeva. Era un compagno. Di quelli preparati, che avevano studiato non a scuola, ma nelle fabbriche, nelle sezioni e nelle piazze. Fumantino, alzava la voce facilmente, ma poi sapeva chiedere scusa se si rendeva conto di aver sbagliato. E' stato il primo presidente del Consiglio comunale a Inzago e ha ricoperto il suo ruolo come nessun altro. Strenuo difensore del dissenso, ha difeso i diritti delle minoranze come se fossero i suoi. Comunista. Antifascista. Amava la storia, perché andava conosciuta per spiegare il presente. Negli ultimi anni si era pure iscritto all'Università. Tra una camminata in montagna e l'altra, è riuscito a mettere in crisi pure i docenti universitari che ne sapevano meno di lui. Sapeva anche ridere Luigi. Di gusto, fosse per una battuta a sfondo politico o una cazzata qualsiasi. Negli ultimi anni, dopo che aveva perso la persona più preziosa, un po' meno, ma quando succedeva era bello vederlo ridere. E' stato capace di mostrarci anche un lato inedito di lui, quello di nonno tenero e amorevole. Dovunque sia, siamo certi che starà già bisticciando con qualcuno".
Le parole del sindaco
Il sindaco Andrea Fumagalli l'ha ricordato così:
"Mi ha sempre dato del lei, anche sabato mattina che è stata l'ultima volta che ci siamo parlati. Mi ha sempre chiamato "dottore", perché ci teneva tanto a far capire che non è soltanto un titolo accademico, ma è sinonimo di una faticosa conquista. Per anni abbiamo fatto battaglie accese perché i nostri caratteri prendevano il sopravvento nelle discussioni. Siamo sempre stati diametralmente opposti nel pensiero, ma nulla ci ha mai impedito di rispettarci come uomini. Come uomo le rivolgo qui l'ultimo mio saluto: arrivederci Luigi!"