Lo Sportello per gay e lesbiche non riaprirà più

A nulla è valso l'incontro avuto in Comune con due assessori. L'amarezza dell'associazione GayMiN Out

Lo Sportello per gay e lesbiche non riaprirà più
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Lo Sportello per gay e lesbiche non riaprirà più. A nulla è valso l'incontro avuto in Comune con due assessori. L'amarezza dell'associazione GayMiN Out.

Lo Sportello per gay e lesbiche non verrà riaperto

Fumata nera. Anzi, nerissima. Lo Sportello Lgbt - chiuso dopo il mancato rinnovo della convenzione che era stata voluta dalla passata Amministrazione comunale - non aprirà più. L’incontro che l’associazione GayMiN Out Nord Milano ha avuto nei giorni scorsi con gli assessori Roberta Pizzochera e Alessandra Magro di Sesto San Giovanni non ha ottenuto il risultato sperato. Se la Pizzochera, da una parte, che ha la delega alle Politiche giovanili, aveva dimostrato una certa disponibilità al dialogo con il "sodalizio arcobaleno", non altrettanto bene è andata con l’assessore che detiene proprio la delega alle Pari opportunità, la leghista Magro. "Ha bocciato ogni forma di collaborazione con l’associazione", hanno sottolineato dal Consiglio direttivo di GayMiN Out.

"Grazie per averci incontrato, ma..."

"Pur riconoscendo la tempestiva disponibilità delle assessore a incontrarci e dialogare con noi, a GayMiN Out non sono state avanzate proposte consistenti - hanno aggiunto dall’associazione - Per quanto riguarda l’assessore Pizzochera e l’ambito delle politiche per i giovani, all’associazione è stato chiesto di collaborare “a chiamata” con l’Informagiovani, dove gli educatori comunali apriranno alcuni sportelli di consulenza per i ragazzi fino a trent’anni. L’idea sarebbe quella di essere chiamati nel momento in cui il ragazzo o la ragazza chiede consulenza su tematiche che riguardino l’orientamento sessuale o l’identità di genere".

Uno spazio ci sarebbe stato

Uno spazio ci sarebbe stato. "Dall’assessore Pizzochera ci è stata poi presentata la possibilità dell’apertura di uno sportello informativo presso la nuova sede del Centro Informazione Donna, che ospiterebbe anche sportelli che si occupano di pari opportunità ad ampio spettro". Lo sportello, però, tratterebbe la "sessualità in generale e sarebbe tenuto da uno psicologo comunale. Sicuramente lo psicologo è una figura utile e preziosa presso uno sportello, ma non sempre chi si confronta con tematiche che riguardano orientamento sessuale e identità di genere desidera un consulto psicologico o vive in modo problematico la propria condizione. Per questo è utile affiancare al professionista un semplice volontario, che accolga l’utente e rimandi, quando richiesto, al consulto psicologico".

Lo sportello sarebbe stato a costo zero

Ma niente. La collaborazione di GayMiN Out sarebbe stata tra l’altro gratuita, come avvenuto anche in passato. Ma la quadra non è stata trovata. Inoltre "il servizio che parla alle persone gay e lesbiche e alle loro famiglie non è sufficiente chiamarlo “Sportello sessualità”, un appellativo troppo generico e poco attrattivo per l'utenza - hanno aggiunto ancora dal sodalizio - Anche perché l'orientamento sessuale o l'identità di genere di una persona non riguarda solo la sua sfera sessuale ma tutti gli ambiti della sua vita: dalla famiglia al lavoro, alla scuola, alle sue esperienze quotidiane. A GayMiN Out non è stato lasciato alcuno spazio di partecipazione o contributo, nonostante offrisse un servizio a costo zero e in un'ottica di sussidiarietà, proprio come richiesto nella delibera. Escludere completamente un'associazione che si impegna per promuovere la cultura del rispetto contro ogni discriminazione, risulta una grave mancanza da parte dell'Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni".

"Negata la cittadinanza a parte dei cittadini"

"Così facendo, il Comune nega rappresentanza a parte dei suoi cittadini e non garantisce un sostegno deciso alla cittadinanza Lgbt presente sul territorio. Tale mancanza non è accettabile da parte di un'amministrazione importante come quella di Sesto San Giovanni, uno tra i Comuni più ampi dell'Hinterland e con una lunga tradizione di sostegno alla comunità Lgbt".

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