Lite tra famiglie finisce nel sangue a Brugherio: maxi rissa con coltelli e bastoni
La lite è scoppiata per un danneggiamento di auto. Il bilancio finale parla di tre persone finite al Pronto soccorso
Una rissa furibonda in mezzo alla strada e davanti alle case, innescata pare dal danneggiamento di un’auto e da vecchie ruggini, in occasione della quale sono spuntate fuori anche le armi, per l’esattezza coltelli. Oltre a un bastone. Questo quanto accaduto nella serata del 25 aprile 2023 a Brugherio.
Maxi rissa a Brugherio
La lite violenta di gruppo è andata in scena nella serata di martedì in via Vespucci, una traversa di via Dorderio. Erano passate da poco le 23 quando, dopo la chiamata d’emergenza al 112, è partita la mobilitazione dei soccorsi e delle Forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitate in codice rosso tre mezzi del 118, oltre ai Carabinieri, che come prima cosa hanno calmato gli animi e ricostruito quanto accaduto.
Alla fine il bilancio (medico) è stato di tre feriti, trasportati in codice giallo rispettivamente ai Pronto soccorso del San Gerardo e del nosocomio di Vimercate. Per quanto riguarda invece un altro bilancio (quello penale), sono stati quattro gli arrestati, compreso colui che nella vicenda è stato la «parte lesa», un 40enne che ha rimediato una frattura alle ossa del naso e un taglio al fianco e che ha ricevuto la maggioranza dei colpi.
Vecchi rancori alla base della lite
Ad accendere la miccia sarebbe stata la decisione proprio del 40enne di presentarsi davanti allo stabile di via Vespucci dove vivono tre fratelli di 52, 48 e 42 anni. Voleva rendere conto a uno di loro dei danni riportati alla vettura di una conoscente. Sosteneva che fosse responsabilità sua. Solo che la richiesta di «chiarimenti» è velocemente degenerata.
La lite tra i due (che pare abbia tra le sue cause anche motivazioni di tipo sentimentale) si è da lì a pochi istanti allargata anche ai fratelli, scesi in strada per dare manforte al parente non appena si sono accorti dell’alterco in corso. Che i loro intenti non fossero «pacifici» lo si è capito dal fatto che fossero armati: avevano con sé, in mano, un bastone di legno e due coltelli, uno dei quali tirato su dalla cucina. Oggetti atti a offendere che poi hanno utilizzato per percuotere violentemente il 40enne. Medicato in ospedale come altri due «contendenti» (questo perché le percosse nel parapiglia sono state reciproche), è stato poi dimesso con dodici giorni di prognosi, salvo poi essere fermato anch’egli.
Tutti e quattro sono accusati dalla Procura di Monza del reato di rissa. Sulla testa dei tre fratelli, invece, pesa anche quella di lesioni in concorso aggravate dall’uso delle armi.