Incredibile

Le sparano in testa mentre è seduta al bar

Ha rischiato grosso Cinzia Pagnozzi, residente a Cambiago. Il responsabile è stato individuato: si tratta di un 18enne di Inzago

Le sparano in testa mentre è seduta al bar
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E’ andata a dormire con un forte mal di testa e quando si è svegliata ha scoperto di avere un proiettile conficcato nel cranio. A raccontarlo Cinzia Pagnozzi, 45 anni residente a Cambiago, che ha vissuto un incubo.

Va a dormire e si sveglia con un proiettile in testa: "Mi hanno sparato"

Il fine settimana scorso qualcuno le ha sparato in testa con una carabina ad aria compressa. Le è rimasto conficcato, in tre millimetri di cuoio capelluto, il piccolo proiettile tondo di metallo.

Si trovava al pub Il Covo di Inzago, sulla Provinciale 525: doveva terminare la serata con gli amici e tornare a casa. Ma non è andata così, perché ha dovuto correre fra Pronto soccorso e Carabinieri.

Il racconto: "Stavo sanguinando"

Ha sentito delle esplosioni e poi un forte dolore alla nuca, come ha raccontato:

Erano circa le tre della notte fra sabato e domenica  Ero seduta nella veranda esterna del locale e stavo parlando con una mia amica quando abbiamo sentito improvvisamente un’esplosione. Pensavamo inizialmente fosse una lampada per l’illuminazione esplosa. Successivamente ho avvertito un dolore dietro alla testa acutissimo e poi una sensazione di caldo. Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo, così mi sono toccata e mi sono fatta controllare dai miei amici: stavo sanguinando copiosamente. I proprietari del locale mi hanno medicata subito mettendo a disposizione garze e acqua ossigenata finché il sangue non si è fermato, ma ci abbiamo messo un po’ per capire cosa fosse realmente successo. Hanno prima raccolto un pallino dal pavimento, un proiettile tondo e di metallo, che aveva forato anche il telo esterno. In quel momento abbiamo capito che qualcuno vicino a noi aveva esploso dei colpi. Pensavo di essere stata ferita solamente di striscio, per questo sono andata a casa, nonostante il retro della testa continuasse a farmi male.

Il ritrovamento del proiettile

Sono state poche e agitate le ore di sonno della 45enne a causa del dolore:

Ho chiamato mia figlia la mattina e le ho chiesto di controllare la ferita poiché da sola non riuscivo a farlo. E’ stato solo allora che lei ha scorto il piccolo proiettile di metallo che si era piegato sino a infilarsi nel cuoio capelluto e nella scatola cranica. Non riesco a descrivere la paura.

Ed è finita prima in Pronto soccorso, poi dai Carabinieri che hanno svolto tutte le indagini e sono arrivati al colpevole, un 18enne residente a Inzago.

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