Le ruba il telefono con foto intime e la ricatta: 23enne arrestato a Pioltello
Voleva 3mila euro per restituire alla donna il telefono con le foto compromettenti
La Compagnia dei Carabinieri di Pioltello ha arrestato un 23enne che stava ricattando una donna minacciando di pubblicare online delle sue foto intime.
Revenge porn, trappola per acciuffare il ricattatore
Dopo essere stati a letto insieme un 23enne di origine egiziana, residente a Milano ma domiciliato a Pioltello, ha rubato il telefono a una 40enne veronese. Sul dispositivo c'erano foto della donna compromettenti e il giovane non si è fatto alcuno scrupolo a ricattarla: voleva 3mila euro per restituirle il cellulare, altrimenti avrebbe reso pubbliche quelle immagini intime.
Per dimostrarle che non stava mentendo, il 23enne aveva spedito su un altro telefono di proprietà della veronese alcune foto, intimando di pagare la somma richiesta.
La donna, però, non ha accettato di essere vittima del ricatto e ha contattato le Forze dell'ordine. Così è scattata la trappola: lei ha concordato un appuntamento fingendo di voler consegnare il denaro per riavere il cellulare. Il giorno di Santo Stefano, martedì 26 dicembre 2023, non lontano dal Comune, si è tenuto l'incontro, intorno alle 23. Al quale, però, erano presenti anche i Carabinieri, che hanno arrestato il 23enne in flagranza. Ora si trova a San Vittore, accusato di furto in abitazione, tentata estorsione e revenge porn.
Cos'è il revenge porn
Il revenge porn consiste nell’invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione, da parte di chi li ha realizzati o sottratti e senza il consenso della persona cui si riferiscono, di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati.
Tale diffusione avviene di solito a scopo vendicativo (ad esempio per "punire" l’ex partner che ha deciso di porre fine a un rapporto amoroso), per denigrare pubblicamente, ricattare, bullizzare o molestare.