"Le fabbriche si fermano per il Coronavirus e per la vita"

"Le fabbriche si fermano per il Coronavirus e per la vita". Tra queste c'è anche la Candy di Brugherio. La Fiom: "Merito dei rappresentanti sindacali".

Fabbriche ferme "per difendere la vita"

"In soli due giorni abbiamo sottoscritto circa 200 accordi di cassa integrazione legata all'emergenza Covid-19 che consentiranno a oltre 5.000 lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Brianza di stare a casa nelle prossime due settimane. E diversi altri accordi saranno fatti nei prossimi giorni". A parlare è Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil di Monza e Brianza.

Alle aziende nelle quali sono scattati gli ammortizzatori sociali vanno aggiunte le altre nelle quali "si sono programmate delle fermate attraverso l'utilizzo di ferie e permessi degli anni arretrati e quelle nelle quali si è riusciti a far accordi per consentire ai lavoratori di lavorare in sicurezza, penso alla Trillium Gabbioneta di Nova Milanese, alla Knorr Bremse di Arcore ed alla St Microelectronics di Agrate", ha aggiunto Occhiuto.

L'elenco delle aziende brianzole che si sono fermate è lungo: oltre alla Candy (nella quale i casi di operai positivi al Covid sono saliti a 2), la Agrati, la Fontana, la Brugola, la Sts Acoustics e la Giovanardi. "L'avevamo detto sin da subito che di fronte a questa straordinaria emergenza ci si doveva fermare - ha proseguito il sindacalista - Siamo arrivati in ritardo, ma siamo arrivati, questo è importante. Ed è un risultato dato dalla mobilitazione unitaria del sindacato e delle Rsu di ogni azienda. Se oggi la Brianza si ferma lo deve alla caparbietà dei delegati sindacali e dove non si è riusciti a fermare, le Rsu e i Rls (Rappresentanti dei lavori per la sicurezza, ndr) hanno fatto un lavoro meritorio per pretendere dalle rispettive aziende la garanzia di lavorare in sicurezza. La Brianza metalmeccanica si è fermata, per la vita".