Lanciano la droga sul tetto per evitare l'arresto
Quando si sono visti piombare i carabinieri in casa hanno cercato di far sparire la droga... lanciandola sul tetto. Peccato che non avevano fatto i conti con la scaltrezza degli uomini della Tenenza cittadina che avevano già previsto la mossa disperata.
Sono finiti in manette due albanesi di 20 e 21 anni, il più giovane dei quali già noto alle Forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, che mercoledì mattina sono stati pizzicati dai carabinieri con 5,2 chili di marijuana e numerosi telefoni cellulare.
I militari della Tenenza cittadina, insieme ai colleghi di Cassano e al reparto speciale di Milano, stavano effettuando i consueti controlli volti al contrasto degli stupefacenti e all'identificazione degli occupanti abusivi degli appartamenti del Satellite. Così si sono recati all'ottavo piano di uno stabile di via Cilea.
Hanno bussato alla porta, ma nessuno ha risposto. I rumori provenienti dall'interno, però, hanno fatto capire ai carabinieri che qualcosa non andava così si sono divisi e alcuni militari sono saliti sul tetto per controllare che gli inquilini non tentassero una fuga "acrobatica" tra i balconi. Operazione che ha permesso loro di vedere i due giovani mentre lanciavano un trolley sul tetto di un terrazzo poco distante.
Solo a quel punto è stata aperta la porta all'ingresso dei carabinieri, con i malviventi che pensavano di averla fatta franca. Così non è stato, visto che la valigia è stata prontamente recuperata con lo stupefacente nascosto all'interno. La coppia è finita al fresco e con loro anche il terzo inquilino, un moldavo di 42 anni che era rientrato in Italia senza alcuna autorizzazione dopo essere stato espulso lo scorso settembre.