Lanci di uova, quando a Segrate le tiravano a Salvini...

Nel 2015 fu accolto dalla contestazione del Csoa Baraonda.

Lanci di uova, quando a Segrate le tiravano a Salvini...
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Si fa un gran parlare in questi giorni di lanci di uova. A scatenare la discussione l'episodio che ha visto vittima la giovane atleta Daisy Osakue, che fortunatamente riuscirà a partecipare comunque ai Campionati europei di atletica.

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Lanci di uova

All'inizio si era pensato a una matrice razzista. Poi però è emerso che i responsabili dell'aggressione sono tre ragazzi nemmeno 20enni che avrebbero agito, come in almeno altri sette casi, a loro dire per «goliardia». E il fatto che uno dei tre sia figlio di un consigliere del Partito democratico ha scatenato ulteriori polemiche.

L'intervento di Salvini

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che non ha mancato di lanciare critiche contro i suoi oppositori e chi aveva gridato al razzismo

 

Quando a essere colpito fu lui

Tre anni fa fu proprio l'attuale ministro dell'Interno a essere bersaglio di un lancio di uova (e vernice). Era maggio 2015 quando il leader del Carroccio venne a Segrate, invitato dalla sezione locale della Lega. Salvini fu accolto dai cori dei militanti e dalla contestazione del Csoa Baraonda, che lo bersagliò con un lancio di uova. "Non arretreremo di un millimetro di fronte agli imbecilli - aveva commentato allora - Questa è la reazione di quattro disadattati".

Quando a tirare fu lui

Oggi, però, c'è anche chi tira fuori un suo "scheletro nell'armadio". Neppure troppo nascosto, per la verità, dato che è lo stesso Salvini a citarlo nel suo "curriculum politico". Nella sua biografia riportata dai Giovani Padani si legge: "Nel 1999 denunciato, e condannato a 30 giorni, per oltraggio a pubblico ufficiale (lancio di uova a D'Alema e qualche divisa un po' sporcata): politicamente scorretto ma ne valeva la pena".

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