Senza cuore

Ladri dal parroco rubano i soldi raccolti per i bimbi di Gaza

Il furto è avvenuto a Gorgonzola: i malviventi hanno messo a soqquadro l'ufficio del sacerdote

Ladri dal parroco rubano i soldi raccolti per i bimbi di Gaza
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Si sono introdotti all’interno della casa parrocchiale a Gorgonzola in cerca di denaro, nella notte tra lunedì 30 giugno e martedì 1 luglio 2025, calandosi utilizzando una corda dal ponte proprio come faceva Tarzan con la sua liana.

I soldi rubati erano destinati ai bambini di Gaza

Non è la prima volta che la parrocchia è vittima di furti di questo tipo. Era successo anche a maggio dello scorso anno, quando i malviventi erano riusciti a portare via una somma ingente, circa duemila euro. Tra lunedì e martedì notte, invece, fortunatamente il quantitativo era assai minore, circa 400 euro, la parte corrispondente alle offerte dei cittadini che avrebbero dovuto essere destinate alla parrocchia e ai bambini di Gaza, quando il parroco don Paolo Zago si recherà in estate in Medioriente.

Un furto ben studiato

I ladri avevano studiato la zona, tant’è che non si sono introdotti nella casa parrocchiale passando per la piazza della Chiesa, bensì dal retro, dove non sono presenti le telecamere di videosorveglianza. Hanno distrutto la porta finestra che si affaccia sul Naviglio e si sono diretti in segreteria e nello studio del parroco, che i sacerdoti hanno trovato a soqquadro l’indomani mattina.

"Fortunatamente, dato che era prevista la mia partenza per il campeggio con i bambini, avevo depositato tutti i soldi in banca - ha spiegato don Paolo - Erano rimaste solo quelle buste. Abbiamo proceduto a fare denuncia ai Carabinieri. Non pensiamo proprio sia stato un dispetto perché sono venuti apposta per rubare, soprattutto dato che hanno studiato la zona e individuato un luogo di accesso non coperto dalle videocamere".

C'è anche un altro problema

A ciò si aggiunge una situazione che sta diventando ingovernabile.

"Ci sono bande di decine di giovani che stazionano sui gradini della chiesa nelle ore serali, dalle 21 in avanti - ha proseguito il sacerdote - Ci sono da tanti anni, ma quest’estate sono molto volgari. Una presenza che sta degenerando in comportamenti, linguaggi e stili che contrastano non con la sacralità del luogo, ma con un minimo di senso civico: fino a quando si può tollerare che ogni sera 40 giovani bivacchino sui gradini della chiesa, suonino musica a palla, giochino a pallone in piazza tra urla, schiamazzi e tuffi nel Naviglio? Perlopiù, con il sacrista costretto a venire alle 5.30 del mattino per pulire e lavare lo sporco lasciato la sera precedente.

Un tentativo di dialogo in corso

Il tentativo perciò è stato quello di instaurare un dialogo.

"La tentazione sarebbe quella di rispondere di pancia, con interventi repressivi, scaricando il problema ad altri - ha concluso il parroco - Ma dal Consiglio pastorale è emerso il desiderio di tentare passi di dialogo per far comprendere ciò che è consentito e ciò che non lo è. Dialogo che già da tanto tempo don Lorenzo Valsecchi sta portando avanti, ma che ora deve essere fatto proprio da tutta la comunità degli adulti. Alcuni passi sono già stati intrapresi: abbiamo installato diverse telecamere e attivato la collaborazione di Polizia Locale e Carabinieri per evitare che avvengano atti contro la legalità, come accaduto in passato, e il patrimonio artistico. Ma evidentemente questo non basta, nonostante interventi diretti personali da parte anche della stessa sindaca, che non hanno sortito gli effetti sperati. Non siamo in presenza di persone cattive o in situazione di marginalità. Alcuni di loro frequentano l’università, altri sono di Cernusco sul Naviglio e Melzo, la maggioranza di Gorgonzola. La questione mi pare sia innanzitutto di buona educazione e senso civico: non sporcare, non disturbare, non esagerare, avere rispetto degli altri, delle cose, delle regole. Poche cose, ma essenziali per il vivere comune".

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