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L’acqua del rubinetto ha cambiato sapore? Vi spieghiamo perché

Nella Bassa si continuerà a utilizzare l’acqua proveniente dai pozzi APB, ma cambierà il sistema di disinfezione da biossido di cloro a ipoclorito di sodio (la molecola della candeggina).

L’acqua del rubinetto ha cambiato sapore? Vi spieghiamo perché
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L’acqua del rubinetto ha cambiato odore o sapore? Ecco qual è la spiegazione. Con il subentro di Uniacque ad ABM alcune cose stanno per cambiare. A nord di Osio Sotto i Comuni si approvvigioneranno direttamente alla sorgente Nossana, mentre  nei Comuni della Bassa si continuerà a utilizzare l’acqua proveniente dai pozzi APB, che cambierà, però, il sistema di disinfezione da biossido di cloro a ipoclorito di sodio (la molecola della candeggina).

Ecco spiegato, perché, gli utenti potrebbero iniziare a percepire un odore e un sapore diverso nell’acqua del rubinetto che resta, però, del tutto, sicura.

Acqua di sorgente per i Comuni a nord della centrale APB

A partire dal 22 dicembre, Uniacque S.p.A. è subentrata ad ABM Next S.r.l. nella gestione dell’Acquedotto media Pianura Bergamasca (APB). Importanti le novità e diversi gli interventi tecnici in programma necessari per gestire in modo ottimale la risorsa idrica del territorio.

Prima tra tutte, la possibilità di alimentare l’area che comprende i comuni della rete alta della Media pianura con l’acqua della sorgente Nossana, in alternativa a quella prelevata dai pozzi, così da garantire un minor impatto ambientale e un minor consumo di acqua. In particolare, l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla sorgente Nossana consentirà di immettere in rete un’acqua sorgiva di eccellente qualità mantenendo tutti gli standard di sicurezza previsti dalla normativa, verificati da controlli quotidiani lungo tutta la filiera.

La sorgente Nossana

I 21 comuni interessati da questo cambiamento si trovano a nord della centrale APB di Osio Sotto: Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Capriate, Carvico, Chignolo D’isola, Dalmine, Filago, Levate, Madone, Mapello, Medolago, Osio Sopra, Osio Sotto, Sotto il Monte, Stezzano, Terno D’isola, Suisio e Zanica.

Nella Bassa ancora acqua di pozzo

L’acqua Nossana nasce dal massiccio del Pizzo Arera, nelle Prealpi Orobie. Il torrente omonimo è perlopiù carsico, e scorre sottoterra verso la pianura. Alla quota di circa 500 metri e a breve distanza dalla foce nel fiume Serio, però, affiora in una importante sorgente carsica dalla portata forte e costante. Dal 1975 le sue acque alimentano un acquedotto che serve già 118mila persone di Bergamo e dell’hinterland.

Nei prossimi mesi il bacino d’utenza sarà esteso anche a tutti i Comuni finora serviti invece da acqua di falda della Media pianura bergamasca. La Bassa invece continuerà a bere acqua di pozzo trattata con l’ipoclorito di sodio (la molecola della candeggina).

L’acqua ha odore e sapore diverso? Ecco perché

I comuni appartenenti alla rete bassa dell’Acquedotto della Media Pianura Bergamasca (Arcene, Brignano, Canonica d’Adda, Caravaggio, Castel Rozzone, Ciserano, Fara Gera d’Adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Masano, Misano di Gera d’Adda, Morengo, Mozzanica, Osio sotto, Pognano, Pontirolo, Treviglio e Verdellino) continueranno ad essere alimentati con l’acqua proveniente dai pozzi APB, cambiando il sistema di disinfezione da biossido di cloro a ipoclorito di sodio.

“Alimentando la rete da una fonte diversa e variando le modalità di disinfezione dell’acqua, alcuni utenti potrebbero avvertire leggere variazioni al gusto o avere una percezione differente di odore, in funzione della sensibilità personale – spiega Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque – Questi interventi sono comunque realizzati per migliorare il servizio e soddisfare il fabbisogno degli utenti con la migliore risorsa disponibile. Che l’acqua del rubinetto sia poco sicura è una convinzione erronea, frutto di un pregiudizio: è invece sicura, oltre ad essere sostenibile anche dal punto di vista della tutela ambientale. Tutela ambientale che rientra nello spirito della società Uniacque: la pluralità di fonti di approvvigionamento che garantiscono una distribuzione flessibile dell’acqua, permettono infatti di raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico, oltre che ridurre la vulnerabilità nei periodi di carenza idrica”.

Confermati alti standard di qualità

Giova ricordare che l’acqua è sottoposta, lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento alla distribuzione, a regolari controlli interni intesi ad assicurare la conformità rispetto alle norme in vigore sul tema.

“I trattamenti di potabilizzazione, purificazione e disinfezione consentono di mantenere standard elevati sia dal punto di vista chimico che microbiologico. Le caratteristiche chimiche e quelle organolettiche (odore e sapore) dell’acqua possono mutare nel tempo, anche a causa di sempre più innovative modalità di disinfezione dell’acqua, ma gli standard di sicurezza sono garantiti dall’attività di Uniacque come confermano i controlli rigorosi e frequenti operati dal gestore e ATS” .

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