Dopo la violenza si era tolta la vita in ospedale: assolto il 28enne accusato di stupro

Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza del giudice del Tribunale di Lodi che ieri, martedì 4 marzo 2025, si è pronunciato in merito all'accusa di violenza sessuale nei confronti di un 28enne protagonista dei fatti avvenuti presso l'ospedale di Vizzolo Predabissi tra il 27 e il 28 maggio 2024. Fatti collegati alla morte di una 21enne pioltellese che si è tolta la vita gettandosi da una finestra del reparto di Ginecologia dove era stata ricoverata.

La sentenza del Tribunale di Lodi

Secondo il magistrato, che ha deciso in primo grado a seguito della richiesta della Procura di Lodi di sette anni di carcere per violenza sessuale ai danni di un 28enne, magazziniere residente nel lodigiano, il fatto non sarebbe accaduto. Nella notte del 27 maggio il giovane era stato portato in Pronto soccorso a Vizzolo per i postumi di una sbronza. All'interno della sala d'attesa ha incontrato la 21enne, trasportata da Pioltello a Melegnano in ambulanza dopo  che la stessa aveva chiesto l'intervento del 118 perché in stato di angoscia per problemi personali.

Tra i due sarebbe avvenuto un rapporto sessuale. Secondo la giovane non consenziente, tanto da denunciare la violenza con trasporto in clinica alla Mangiagalli e successivo rientro a Vizzolo dove era stata ricoverata in Ginecologia. Poche ore dopo, il 28 maggio, sarebbe tolta la vita gettandosi da una finestra.

Il giudice ha ritenuto che non ci fossero sufficienti elementi a supporto dell'impianto accusatorio, determinando così anche la decadenza di tutte le misure cautelati a carico del 28enne.

Restano aperti i fascicoli sul sucidio

Se per il momento si chiude il filone legato alla presunta violenza, resta aperto il discorso relativo al suicidio della giovane. La Procura di Lodi, infatti, sta indagando su alcuni operatori sanitari al fine di accertare  eventuali responsabilità o omissioni che hanno portato al gesto estremo della giovane.