L'iniziativa

La spesa sospesa contagia i commercianti di Melzo: pizzette e dolci per chi ha bisogno

Un'idea che può diventare contagiosa: inviateci le foto dei negozianti che aderiscono donando i propri prodotti a chi ne ha più bisogno.

La spesa sospesa contagia i commercianti di Melzo: pizzette e dolci per chi ha bisogno
Pubblicato:

Una volta c'era il caffè sospeso, poi la spesa sospesa. A Melzo alcuni commercianti hanno deciso di seguire l'esempio e di regalare i prodotti a chi ne ha più bisogno.

Pane e pizzette nella spesa sospesa

Il primo a portare in città questa iniziativa è stato Alessandro Salerno titolare del Crisal Cafè di via Cavour. Già da un mese circa, infatti, ha deciso di regalare a chi più ha bisogno i prodotti del forno che rimangono invenduti a fine giornata. Pizze, focacce, pane e brioches che  vengono messi in alcuni sacchetti e lasciati all'esterno del negozio su un tavolino quando la sera abbassa la serranda del suo negozio.

L'idea mi è venuta pensando alle tante persone che in questo periodo fanno fatica e  che non chiedono aiuti per dignità o perché hanno paura di un diniego. Prima della pandemia la sera organizzavo aperitivi con happy hour e quindi il cibo non avanzava mai, adesso che c'è il coprifuoco però è diverso.

Così ha iniziato a confezionare i pacchetti regalo

Sulla busta scrivo cosa c'è dentro e i pacchetti  vengono fatti pensando alle famiglie, quindi inserendo più prodotti di diverso tipo. Non voglio sapere chi li prende, sono contento quando la mattina i miei dipendenti mi dicono che le buste non ci sono più. Vuol dire che qualcuno ne ha usufruito e questo mi riempie il cuore.

Un'idea contagiosa

La voce si è sparsa  in giro per la città e altri commercianti hanno deciso di seguire l'onda della solidarietà con un'iniziativa che è diventata contagiosa. Attualmente, per esempio, la spesa sospesa è stata sposata anche dal pasticciere Valter Vighi di via Sant'Ambrogio.

Mi è sembrata una bellissima idea e ho voluto aderire anche io. Ci sono dei pasticcini che durano un solo giorno, altri due o tre. Prima della pandemia non li buttavo, li regalavo a conoscenti e amici che passavano il giorno dopo in negozio e me li chiedevano.

ha raccontato

Altre volte li regalavo ad associazioni e realtà del territorio che li accettavano sempre ben volentieri. I miei prodotti sono un qualcosa di più, un "peccato di gola". Quindi chi è in difficoltà economica preferisce rinunciarvi e spendere i soldi per altre cose primarie. Per questo ho pensato anche io di fare il "pasticcino sospeso" con vassoi di 15 paste che lascio fuori dal mio negozio alla chiusura.

Un dono senza chiedere nulla in cambio

La particolarità nell'iniziativa sta nella fiducia che viene data alle persone. Chiunque infatti potrebbe prendere il pacchetto e portarselo a casa, ma l'auspicio dei negozianti è che ne usufruiscano le persone che veramente hanno bisogno. Magari alternandosi nei giorni permettendo che anche altre persone possano godere di questi regali "sospesi".

E conoscendo la capacità dei commercianti melzesi di aprirsi a iniziativa solidali c'è da scommettere che i negozi aderenti sono destinati a crescere di giorno in giorno!

Mandateci le vostre foto e indirizzi a redazionelamartesana.it, così da permettere a tutte le persone di sapere dove possono ricevere questi dolci e gustosi regali.

Seguici sui nostri canali