La Polizia Locale dichiara guerra alla questua molesta al cimitero di Trezzo
Dopo il recente aumento di segnalazioni gli agenti hanno fermato in tre giorni differenti altrettanti questuanti per la città.
La Polizia Locale ha dichiarato guerra alla questua molesta davanti al cimitero di Trezzo sull'Adda e in città. Tre interventi in pochi giorni.
La Locale di Trezzo fa guerra alla questua molesta
A causa del recente aumento di segnalazioni al cimitero e in altre parti della città da parte dei residenti, la Polizia Locale, su ordine della comandante Sara Bosatelli, ha deciso di presidiare l'area e subito i suoi agenti sono entrati in azione fermando tre persone in altrettanti interventi.
Il primo intervento
La prima segnalazione risale a venerdì scorso, 14 giugno 2019. Verso le 15.30 il Comando ha ricevuto una richiesta di intervento per un soggetto extracomunitario che chiedeva la carità davanti al cimitero centrale. Prontamente i due agenti Valentina Balducci e Federica Frigerio sono giunte sul posto e hanno identificato il soggetto. Lo straniero è stato quindi identificato e sanzionato applicando il Regolamento di Polizia Urbana.
Il secondo intervento domenica
Un altro episodio si è verificato ancora all’esterno del cimitero di Trezzo sull’Adda nella giornata di domenica alle 9.30. Questa volta si tratta di un soggetto indiano che vendeva fiori freschi. L’Assistente esperto Paolo Camagni e l’agente Frigerio sono intervenuti con un servizio pianificato e mirato a trovare e fermare l’individuo. Giunti sul posto in borghese hanno provveduto a fermarlo e a identificarlo e a portarlo in Comando di Polizia Locale. L’uomo non era in possesso di alcun tipo di licenza per il commercio, pertanto gli agenti hanno provveduto al sequestro della merce e al rilascio di un verbale di 3.000 euro.
Giovedì il terzo fermo della Locale
L'ultimo intervento si è svolto giovedì alle 9 durante il servizio in borghese. Gli agenti hanno quindi fermato e identificato un altro soggetto extracomunitario; in questo caso una donna, dedita alla questua all’esterno dell’esercizio commerciale sito in via Trento e Trieste. Gli agenti Frigerio e Marco Pizzaballa, prima di intervenire, hanno accertato che la mendicante chiedesse soldi agli utenti che entravano e uscivano dal supermercato prima di intervenire di modo da potera successivamente sanzionare. Il Regolamento comunale di Polizia urbana, infatti, vieta l’esercizio della questua, ovvero il richiedere denaro ad altre persone, specie in modo molesto. La legge 689/81 prevede per questo tipo di attività una sanzione pecuniaria tra le 25 e le 500 euro.
Il commento del sindaco
"L’Amministrazione Comunale, tramite l’assunzione e la disposizione sul territorio di agenti di Polizia Locale, punta ad arginare questi fenomeni sempre più frequenti", ha dichiarato il sindaco con delega alla Sicurezza Silvana Centurelli.
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