Tribunale

La lite e poi l'investimento mortale di un 60enne: il processo finisce in Cassazione

Nuovo capitolo giudiziario per un 32enne di Brugherio condannato in primo e secondo grado per concorso in omicidio stradale

La lite e poi l'investimento mortale di un 60enne: il processo finisce in Cassazione
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Il 60enne Antonio Seria venne investito e ucciso da un 30enne di Concorezzo dopo un diverbio con un altro automobilista a Monza: quest'ultimo, residente a Brugherio, ha deciso di ricorrere in Cassazione contro la pena inflittagli nell'ordine dal Tribunale di Monza e dalla Corte d'appello di Milano. Il nuovo capitolo della vicenda l'hanno raccontato i colleghi di Prima Monza.

La vicenda

Due automobili: un colpo di clacson di troppo, gli insulti. Una che insegue l’altra per tre chilometri, fino al punto in cui quello che era già un momento di follia si trasforma in assurda tragedia. Quando Seria, residente a Caponago, scende dalla sua Nissan Micra, una terza auto piomba sulla scena e lo travolge, uccidendolo sul colpo. Per questa vicenda, accaduta la notte del 5 ottobre 2019 e costata la vita all'uomo, il 30enne di Concorezzo che ha falciato la vittima ha patteggiato la pena di 4 anni di reclusione per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, mentre un 32enne di Brugherio, G.S., si è ritrovato imputato di concorso in omicidio stradale. Il Tribunale di Monza l’ha condannato a 2 anni di reclusione, pena dimezzata dopo il ricorso alla Corte di appello di Milano. Ma confermando lo stesso reato. Ora l’imputato, difeso dall’avvocato Franco Balconi, è deciso a ricorrere in Cassazione, sostenendo che non voleva litigare.

La ricostruzione

A uccidere il 60enne residente da qualche anno a Caponago (dopo aver vissuto a lungo a Cesano Maderno, sempre in provincia di Monza e Brianza) era stata la Volkswagen Polo condotta dal 30enne di Concorezzo, arrestato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. Tra la vittima e il conducente di un’Alfa 147 condotta dal brugherese, che viaggia con un amico, scoppia un diverbio per motivi viabilistici. Quello che poteva limitarsi a uno scambio di insulti, tuttavia, non si esaurisce in uno scontro verbale. Da quanto riferito, la 147 insegue la Micra fino a via Adda, a Monza. All’incrocio con via Sardegna, poco dopo un autolavaggio, la 147 in qualche modo riesce a sorpassare la Micra e, facendo inversione, si mette di traverso davanti alla piccola utilitaria per sbarrarle il passaggio e costringerla a fermarsi. A quel punto, il 60enne scende dalla Nissan. Pochi istanti dopo l'investimento mortale a opera della Polo.

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