La Guardia di Finanza stronca maxi attività di pirateria digitale
I militari del Comando provinciale di Milano delle Fiamme gialle hanno concluso una vasta operazione a tutela del diritto d'autore, sequestrando due centrali di tramissione di Iptv (internet protocol television).
La Guardia di Finanza stronca una maxi attività di pirateria digitale. Grazie all'operazione "switch off", sono state sequestrate due centrali di trasmissione Iptv illegali, gestite da una associazione a delinquere.
La Guardia di Finanzia stronca una maxi attività di pirateria digitale
I militari del Comando provinciale di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, a conclusione di una vasta e complessa operazione antipirateria a tutela del diritto d’autore, hanno individuato e sequestrato due centrali di trasmissione di Iptv (Internet protocol television) illegali localizzate in territorio elvetico e siciliano gestite da 22 soggetti di nazionalità italiana di cui 2 residenti in Svizzera.
Le indagini
Le indagini, svolte anche mediante la cooperazione giudiziaria dell’autorità giudiziaria elvetica del Canton Ticino e della Polizia Cantonale ticinese, hanno consentito di individuare e bloccare l’azione di una associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, attiva nella vendita e distribuzione di flussi audio e video decriptati a circa 900 rivenditori (reseller) che, a loro volta, li immettevano nella disponibilità di una moltitudine di clienti/utenti finali. I centri di trasmissione illegali, localizzati in Svizzera e a Messina, oggetto di sequestro, consentivano ai clienti, dietro il pagamento di un corrispettivo mensile compreso tra i 10 e i 15 euro, di visionare illegalmente i contenuti “piratati” delle principali piattaforme pay tv (tra le quali Sky) tra cui programmi on demand, eventi sportivi live, film e spettacoli di intrattenimento, tutti tutelati dal diritto d’autore con un danno stimato, per gli operatori del settore, di almeno 130 milioni di euro.
Il blitz
Le Fiamme Gialle milanesi, in collaborazione con gli altri Reparti del Corpo e con la Polizia Cantonale, hanno eseguito perquisizioni in Svizzera, Lombardia, Puglia, Calabria e Sicilia nonché sottoposto a sequestro gli strumenti di pagamento utilizzati per incassare gli introiti degli abbonamenti Iptv illegali, quantificati in circa un milione di euro, nei confronti dei 22 indagati.
A seguito dell’operazione odierna la Compagnia Paderno Dugnano ha segnalato all’Autorità giudiziaria i circa 900 reseller (rivenditori) individuati (nei confronti dei quali scatterà una multa da 2.582 a 25.822 euro) nonché sanzionerà amministrativamente ai sensi della Legge sulla protezione del diritto d’autore con l’importo di 1.032 euro, gli oltre 2.000 clienti-utenti finali dislocati su tutto il territorio nazionale.