L'addio a Shirley, uccisa nello scontro tra il filobus e il camion Amsa a Milano

L'addio a Shirley, uccisa nello scontro tra il filobus e il camion Amsa a Milano
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L'addio a Shirley Ortega Calangi, la 49enne che ha perso la vita il 7 dicembre 2019 nello scontro tra un filobus e un mezzo della nettezza urbana in viale Bezzi a Milano, la comunità filippina lo ha dato a Cassina de' Pecchi, lontano dalla metropoli.

la cominità filippina ha dato l'addio a schirley a cassina de pecchi funerali
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Il compagno di Shrley

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Vertici e dipendenti di Atm

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L'intervento della sorella

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Il console filippino

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Il compagno si sofferma sul feretro

La comunità filippina

In paese sono tanti infatti i residenti originari del Paese asiatico. Oggi pomeriggio, sabato, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice, sono stati celebrati i funerali ai quali hanno voluto partecipare anche i vertici di Atm. "Hanno chiamato per chiedere se potevano venire - ha spiegato il compagno Christian Ghinaglia, prima dell'inizio della funzione - Shirley non avrebbe chiuso le porte a nessuno. La colpa è di una persona, non di Atm".

Atm e il console

Così tra i banchi hanno preso posto anche il presidente di Atm Luca Bianchi, il direttore Arrigo Giana e alcuni dipendenti. E' poi intervenuto anche il console delle Filippine a Milano Mersole  Mellejor: "Ho incontrato il sindaco di Milano Giuseppe Sala quando ero andato in ospedale - ha detto - Mi ha portato la vicinanza della città. Si è trattato di un incidente. Nessuno vorrebbe che avvenissero gli incidenti. Ora il mio compito è aiutare i familiari che desiderano che Shirley sia riportata nelle Filippine".

La cerimonia

A celebrare la funzione è intervenuto padre Norman De Silva. "Possiamo fare poco per Shirley - ha detto nell'omelia che ha pronunciato in filippino - Ma una cosa importante possiamo farla: pregare. Ogni giorno non dimentichiamo di pregare per lei".

La sorella

Al termine della cerimonia è intervenuta la sorella di Shriley, che in lacrime, sempre in lingua filippina, ha rivolto un pensiero ricordando la madre che la attendeva a migliaia di chilometri di distanza.

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