L'appello

La campagna provocatoria del canile di Segrate: ”Non regalatevi un cucciolo di Pitbull”

La Lega nazionale per la difesa del cane: "I cani non sono tutti uguali: prima lo riconoscete, prima li tutelerete"

La campagna provocatoria del canile di Segrate: ”Non regalatevi un cucciolo di Pitbull”
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“I cani non sono tutti uguali” e a dichiararlo è una fonte autorevole, vale a dire il canile di Segrate che per questo Natale ha lanciato una campagna di comunicazione provocatoria, per sensibilizzare su un tema decisamente attuale: quello della diffusione di specie canine come Pitbull, amstaff e molossi in generale.

Esemplari “impegnativi” per i quali prima di procedere con l’adozione bisognerebbe chiedersi se si sarebbe in grado di gestirli. Domanda, però, che non tutti si pongono.

La campagna provocatoria del canile di Segrate: ”Quest’anno a Natale non regalatevi un cucciolo di Pitbull”

Mancano soltanto 13 giorni a Natale e da Segrate la Lega Nazionale per la difesa del cane promette: “quest’anno non saremo così buoni”.

Questo Natale fatevi un regalo: non regalatevi il cucciolo di Pitbull o l’Amstaff che avete trovato su internet, perché non sarete in grado di gestirlo. Solo nelle ultime settimane nel nostro Rifugio sono entrati una decina di Pitbull e American Staffordshire che si sono andati ad aggiungere a quelli già presenti. Ormai rappresentano un quarto dei cani del Rifugio. I cani non sono tutti uguali. Chi la pensa così si faccia un giro nei nostri Canili. E con “nostri” intendiamo le strutture lombarde ma potremmo parlare probabilmente dei Canili di tutta Italia.

Toni duri, ma necessari. Il tema infatti è più che attuale. I dati presentati a ottobre nel corso del Forum Ambiente a Milano (qui il video completo della conferenza) parlano chiaro: nell’ultimo triennio la percentuale di cani di razze indicate come pericolose (appunto, Pitbull, Amstaff e molossi) e registrate nei canili sanitari presenti sul territorio di Ats Milano Città metropolitana è aumentata. Parte di questi esemplari arriva nelle strutture in seguito a provvedimenti di sequestri, di consegna o custodia da parte della forza pubblica o da segnalazioni perché morsicatori.

Guardando per esempio la situazione del canile Russo di Vignate o di quello di Lissone (competenti per i Comuni dell’Adda Martesana), si nota come la percentuale sul totale sia elevata e di media si attesti tra il 15 e il 19%. Ancor più emblematico, invece, il dato degli ingressi nei canili rifugio di Ats: il 20% alla Lega nazionale del cane di Segrate e in quello di Vignate, addirittura il 31% nell’Ecoparco di Cani Sciolti a Pozzo d’Adda (dato più alto in tutta la Città metropolitana).

E’ da queste premesse che nasce la campagna della Lega nazionale per la difesa del cane.

I cani non sono tutti uguali: prima lo riconoscete, prima li tutelerete. Ma davvero.

Questo l'appello che accompagna un video, in cui un Pitbull cerca disperatamente di abbandonare la sua gabbia girando in cerchio e saltando, bisognoso di muoversi. Per razze come questa il tasso di adozione rasenta lo zero e così, molti di loro sono condannati a passare il resto della vita dentro a una gabbia, relazionandosi solo con il personale o con i volontari che sono in grado di gestirli. Un’esistenza che mette a repentaglio il loro benessere.

Per questo l’emergenza molossoidi sta particolarmente a cuore a Elisa Cezza, vice responsabile della struttura della Lega nazionale per la difesa del cane di Segrate. In tanti anni trascorsi nel rifugio si è resa conto delle difficoltà che vivono questi animali confinati, il più delle volte vittime di abbandono da parte di proprietari che non sono in grado di gestirli o che non hanno più voglia di prendersene cura.

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