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Inzago dice basta ai "parassiti" sociali
Affitti, utenze e spese non versati per anni dai residenti nelle case comunali, per una cifra tra i cento e i duecentomila euro. Ma l’Amministrazione guidata da Andrea Fumagalli non ci sta e dichiara guerra ai furbetti.
Ogni richiesta e la posizione di tutti coloro che si sono rivolti ai Servizi sociali verrà passata al setaccio e solo quelle supportate da prove continueranno a ricevere i contributi. Per i debitori senza giustificazione, invece, scatterà il pignoramento dei beni.
E’ una vera e propria rivoluzione quella che sta avvenendo a Palazzo. Per anni il sindaco, quando era in opposizione, ha criticato l’elevato costo sociale per le casse comunali contestando l’elargizione di diversi contributi a singole persone, che così raggiungevano cifre elevate.
"Si spende troppo per il sociale, analizzeremo tassello per tassello - ha detto il primo cittadino - Vogliamo mettere fine a situazioni che si sono incancrenite, le stesse di cui chiedevamo conto all’Amministrazione Calvi attraverso interpellanze. Chi fa il furbo non vivrà più nel Paese di Bengodi, ora ci sarà solo meritocrazia. Il Comune non è un ente di beneficenza e io non ho la vocazione da sacerdote ma quella da sindaco e da politico, che vuol dire non elargire soldi a cittadini a destra e a manca". Il focus su cui si sta concentrando la ditta Progel Srl, che si occupa della gestione degli immobili comunali, sono gli affitti, le utenze e le spese non pagati per gli alloggi.