Insulti sessisti all'arbitra 16enne, papà-ultras di Rivolta d'Adda zittito e cacciato
Un brutto episodio quello accaduto domenica scorsa durante la partita del campionato di calcio provinciale Under 15 Bagnolo-Rivoltana
Genitore ultrà insulta pesantemente la direttrice di gara di soli 16 anni che, imperterrita continua ad arbitrare. Lui, invece, viene zittito e allontanato e sugli spalti non ci potrà più tornare. Un brutto episodio da dimenticare quello di domenica scorsa al Centro sportivo comunale di Bagnolo Cremasco durante la partita del campionato di calcio provinciale Under 15 Bagnolo-Rivoltana. E' l'assurda vicenda raccontata dai colleghi di primatreviglio.it
Arbitra 16enne insultata da un genitore
La partita era arbitrata da una ragazza di 16 anni della sezione Aia di Crema, diventata da quest’anno direttore di gara. Durante il secondo tempo, attorno al 15esimo, è stata oggetto di un pesantissimo insulta sessista giunto dagli spalti. Un uomo, poi individuato, contrastando la decisione presa dalla ragazza, ha pronunciato una frase irripetibile nei confronti della giovane, suscitando lo sconcerto di tutti i presenti, visibilmente sconvolti.
Condanna unanime
Subito entrambe le Amministrazioni comunali, sia di Rivolta d’Adda che di Bagnolo Cremasco, hanno espresso una decisa condanna all’increscioso episodio con una relativa posizione ufficiale, condivisa poi sui canali social. L’ Amministrazione comunale di Rivolta, il tavolo delle Pari Opportunità e la Consulta dello Sport "condannano e si dissociano fermamente da qualsiasi forma di insulto e violenza in generale e nella fattispecie in campo sportivo. Nel caso in questione si tratta di insulti sessisti, ma in ogni altro caso queste cose non devono più succedere. È necessario che l’educazione parta dagli spalti per dare il buon esempio e far tornare lo sport ai valori di cui è sempre stato caratterizzato".
Aiolfi: "Non è più il benvenuto"
Stessa linea di pensiero anche per l’Amministrazione guidata da Doriano Aiolfi.
"L’ Amministrazione comunale si dissocia da quanto purtroppo è accaduto alla giovane arbitro, che stava svolgendo il suo lavoro presso il nostro centro sportivo - ha dichiarato - In nessun modo deve venire meno il rispetto in un contesto di crescita per le nostre nuove generazioni. Certi commenti volgari, sessisti e offensivi, figli di una corrente di pensiero maschilista e patriarcale non possono e non devono ancora nel 2024 avere terreno fertile. Noi siamo al fianco della ragazza esprimendole massima solidarietà e collaborazione per individuare chi ha proferito quelle brutte parole, unitamente alla speranza che questo spiacevole episodio non la scoraggi per il prosieguo della sua passione». Il genitore-ultrà responsabile dell’insulto è stato poi zittito dagli spettatori in tribuna ed espulso mentre l’arbitra, seppur giovanissima, ha dato prova di autocontrollo e serietà. Anche il direttore generale dell’US Bagnolo, Renzo Verdelli, ha condannato in modo grave l’accaduto a nome della società, invitando il genitore a non presentarsi più sugli spalti: «Si tratta di un episodio increscioso- ha spiegato - che tutti noi condanniamo senza esitazioni. Il provvedimento che possiamo adottare nei suoi confronti è dichiararlo una persona indesiderata".