Insultarono il sindaco digitalmente, assolti dal giudice
Il sindaco Danilo Villa «tradì il patto dei tigli» e con un colpo di mano permise agli operai del Comune di Trezzo di abbattere quegli alberi sui quali loro stessi nei giorni precedenti avevano manifestato per tutelarli, arrivando persino a incatenarsi.
A quel punto volò qualche ingiuria e qualcuno si prese poi la briga di inondare la casella di posta elettronica del borgomastro con una serie di critiche condite da epiteti.
Era il giugno 2013 e lui li aveva poi querelati, ma dopo quattro anni il giudice ha assolto gli imputati, «autori di critiche aspre, ma entro i limiti», ma soprattutto perché le avevano inviate solo all'indirizzo mail del sindaco.
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