Insegnante di Segrate accoltellata in autogrill, fermato l'ex marito
La pista dell'ex convivente era stata inizialmente congelata dopo che l'uomo si era presentato spontaneamente dai Carabinieri per chiarire la propria posizione
Svolta nelle indagini sull'insegnante di Segrate che il 26 dicembre 2023 era stata accoltellata durante una sosta in autogrill di un'area di servizio a Campi di Bisenzio lungo la A1. Nei giorni scorsi è stato infatti fermato l'ex marito.
L'accoltellamento in Autogrill
La donna, di 58 anni, stava rientrando a casa a Segrate da un soggiorno a Cerveteri. Si era fermata all'autogrill, prima di proseguire il suo viaggio in direzione Milano. Intorno alle 14.15 mentre le figlie erano al bancone, un uomo incappucciato aveva aperto la portiera e le si era avventato addosso con un coltello: lei era riuscita a difendersi e a deviare l'arma, ma era stata comunque ferita a una gamba.
Molte persone presenti nell'area di sosta a poche centinaia di metri dall'uscita di Firenze Nord non si erano accorte di quanto accaduto. L'aggressore era poi scappato a bordo della sua auto, parcheggiata poco più lontana. Le due figlie avevano chiamato il 112.
Sul posto era intervenuta un'ambulanza del 118.
I sospetti sull'ex marito
Le indagini erano state affidate alla polstrada di Firenze. I primi sospetti erano caduti sull'ex marito. La donna è separata da tempo da lui e non ci sarebbero buoni rapporti. L'uomo, dopo esser stato denunciato per lesioni personali in ambito familiare, fino all'inizio di dicembre era in regime di messa alla prova.
Il magistrato titolare dell’inchiesta, Lorenzo Boscagli, aveva sentito la vittima, che aveva riportato ferite giudicate guaribili in ue settimane, che non aveva saputo riconoscere il suo aggressore: l'uomo era incappucciato.
Il cerchio si è stretto sull'ex marito
Secondo quanto riferito dall'Ansa, l'ex marito si presentò spontaneamente a chiarire la propria posizione presso la caserma dei Carabinieri di Udine, dove risiede. Dopo tale fatto la pista è stata congelata anche se sono proseguiti gli accertamenti del caso.
A far fare marcia indietro agli inquirenti sarebbero stati degli approfondimenti sulla targa del veicolo in fuga dopo l'aggressione e sugli spostamenti dichiarati dall'ex coniuge della donna, dai quali sarebbero emerse incongruenze.
Di qui la disposizione del fermo nei confronti del sospettato.