Influenza, vaccinazioni al via dal 5 novembre

Perché è importante proteggere i soggetti più fragili.

Influenza, vaccinazioni al via dal 5 novembre
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Influenza, vaccinazioni al via dal 5 novembre. Ecco perché è importante tutelare i soggetti fragili.

Influenza 2018

Cinque milioni e 400 mila italiani si stima che siano stati colpiti dall’influenza del 2017-2018. E nel 2018-2019 saranno 4 i sierotipi del virus influenzale che saranno contenuti nel vaccino per contrastare la malattia. Questa si presenterà con sintomi quali: febbre all’improvviso sopra i 38 gradi, brividi, tosse e mal di gola, dolori muscolari, inappetenza. Sintomi da non confondere con la parainfluenza che da diversi giorni sta infastidendo gli italiani: si tratta di microrganismi parainfluenzali, adenovirus e rinovirus, che ogni anno attaccano tra il 4 e il 12% della popolazione.

Vaccinazioni al via dal 5 novembre

Il vaccino quadrivalente, che Ats Bergamo e le Asst della provincia di Bergamo raccomandano a tutta la popolazione, in base a indicazioni ministeriali, contiene i quattro sierotipi del virus, al fine di contrastare efficacemente l’attecchimento della malattia. A partire dal 5 novembre 2018 il vaccino è disponibile e offerto gratuitamente a particolari gruppi di persone, in particolar modo a soggetti più fragili, bambini e anziani.

«Mai come in questi ultimi anni – sottolinea il direttore generale di Ats Bergamo, Mari Azzi – l’influenza è stata percepita come problema globale. Lo dimostrano l’attenzione dei media, le disposizioni internazionali e nazionali che regolamentano la composizione stagionale del vaccino antinfluenzale e la scelta dei gruppi di popolazione da raggiungere. La campagna di vaccinazione antinfluenzale costituisce il più importante e complesso intervento di prevenzione effettuato annualmente dal Servizio Sanitario Nazionale in termini di dimensioni di popolazione raggiunta, diversità di professionalità e strutture coinvolte. I risultati che raggiungiamo sono sempre più significativi perché sono i servizi di prevenzione locali a rendere effettivamente operativa l’offerta vaccinale. E’ a livello territoriale che l’organizzazione e l’efficacia della campagna di vaccinazione rendono l’intero programma più o meno efficace».

A chi è rivolto

La campagna di vaccinazione regionale prevede la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti più esposti al contagio: donne e uomini dai 65 anni in su, future mamme al secondo e terzo mese di gravidanza, bambini e adulti da 6 mesi a 65 anni con patologie croniche, operatori di servizi pubblici, forze di polizia e vigili del fuoco, veterinari e donatori di sangue.

Basta rivolgersi al medico di famiglia

Il vaccino è disponibile dal 5 novembre presso i centri vaccinali delle Asst di riferimento per bambini e adulti di età inferiore a 65 anni. Gli assistiti dai 65 anni in su possono rivolgersi direttamente al proprio medico di famiglia.

«Vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l’influenza e rappresenta un’importante protezione soprattutto per i soggetti a rischio come i bambini, gli anziani o le persone affette da malattie croniche. Ed è importante ripetere la somministrazione ogni anno perché il vaccino ha una protezione limitata nel tempo, pari a circa 6 – 12 mesi, e i virus influenzali mutano molto velocemente» precisa Giorgio Barbaglio, direttore sanitario di Ats Bergamo.

Sconsigliata, invece, la somministrazione ai bambini al di sotto dei sei mesi e ai soggetti in cui è in corso una malattia acuta di media o grave entità.

Mezzo di prevenzione più efficacie

Giancarlo Malchiodi, direttore dell’unità Medicina preventiva nelle comunità afferente al dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats Bergamo, conclude: «Il vaccino è indicato per tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Esso rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze in quanto viene controllato durante la produzione e prima dell’immissione in commercio secondo gli standard previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)».

Per ulteriori approfondimenti il Ministero della Salute ha dedicato la sezione FAQ – Influenza e vaccinazione antinfluenzale sul portale www.salute.gov.it

Vaccini in gravidanza

Il periodo ideale di somministrazione è la 28esima settimana in quanto gli anticorpi della madre riescono a raggiungere il nascituro e lo proteggono almeno fino ai 6 mesi di vita, quando poi il bambino completerà il ciclo vaccinale primario irrobustendo il proprio sistema immunitario. È necessario che si vaccinino anche le donne incinte che sono già state vaccinate o che hanno contratto in passato la malattia per dare a loro stesse e al bambino una difesa rinnovata contro la pertosse. La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle donne che all’inizio della stagione epidemica dell’influenza si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

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